......Nel 1929, nella cittadina di Schwanenberg, in Baviera (Germania), il Dr. Hebecher, imprenditore carbonifero semi-fallito, convocò i suoi dipendenti esponendogli la sua drammatica situazione di liquidità - accompagnata da un’enorme giacenza di carbone invenduto - e li mise di fronte al fatto: o il licenziamento oppure l’accettazione, in pagamento del 90% del salario, di buoni - da lui battezzati Wara - di forma cartacea e redimibili in carbone. Egli aveva già preliminarmente parlato con proprietari immobiliari, banche, Comune e negozianti, i quali erano disposti ad accettarli come pagamento di merci e servizi, avendo la garanzia di potersi rivalere sul carbone.
Quella proposta venne allora imitata da altre imprese - anch’esse sull’orlo del fallimento - che avevano lo stesso problema: la scarsità di denaro. I Wara subivano una svalutazione controllata dell’1% al mese, ossia il 12% all’anno. Questo fece sì che la loro velocità di circolazione fosse molto alta, rimettendo così in funzione l’economia della regione, finché il fenomeno non divenne talmente massivo da richiamare l’attenzione del Cancelliere Heinrich Bruning, capo del Partito del Centro, che dapprima li considera stupito, benevolmente e con un certo interesse.....