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FINANZA - Crisi: il crollo è imminente

Da Calcisulcalcio
FINANZA - Crisi: il crollo è imminente
È da diversi giorni che si sta assistendo a fenomeni non molto chiari che non fanno presagire nulla di buono.
Innanzitutto la distorsione informativa sta diventando sempre più spietata: non si parla di Uk, Grecia e Cina, ma si parla solo e sempre della situazione italiana che, sembrerà paradossale, ma è al momento più salutare di Francia e Germania le quali sono parecchio esposte sul mercato bancario.
La Grecia deve pagare interessi mostruosi sui titoli emessi, ad esempio il bond a scadenza 1yr deve pagare un interesse pari al 307%, una cifra a dir poco enorme.
Di questo passo la Grecia non uscirà mai dalla situazione in cui versa.
Gli UK sono strettamente legati a RBS la quale, a sua volta, è legata alla Grecia.
Poco tempo fa venne dimostrato, in base ad uno stress test simulato, che un haircut sul debito greco avrebbe costretto RBS a una ricapitalizzazione di 12 miliardi di euro seguita a ruota dalla tedesca Deutsche Bank e la francese Societè Generale.
In più ,il credit crunch, è a livelli esorbitanti e ciò non permette alle banche di far correre liquidità e costringe le stesse a rimanere nella condizione in cui versano.
La Cina sta rallentando la sua produzione e deve in tutti i modi cercar di far ripartire i consumi interni, cosa che non riesce a fare vista la distribuzione di ricchezza a dir poco pessima; l'impero celeste sta assaporando la sua prima vera difficoltà condita da una bolla immobiliare pronta a scoppiare e da un'inflazione combattuta a colpi di taglio di tassi che di certo non favorisce le esportazioni.
Altra distorsione informativa riguarda l'importanza dello "Spread".
Lo spread è un ottimo indicatore quando si vuole mettere a confronto un'economia stabile e forte contro un'altra più precaria e instabile; se 2 economie fanno parte di un sistema economico comune con un alto rischio sistemico, ecco che lo spread perde di validità.
Da giorni stiamo assistendo all'evolversi dello Spread Btp-Bund, chi sta meglio tra Italia e Germania?
Stanno male entrambe, il mercato vende sia Btp che Bund quindi lo spread è diventato inaffidabile e di conseguenza inutile: Il Bund è tornato a rendere oltre il 2% e il Btp ha toccato oggi il 7% con uno spread ormai fisso sui 480 bps da oltre 2 settimane.
Sul mercato, almeno in Europa, si vende tutto: azioni, obbligazioni e valuta.
Il mercato azionario non è sicuro ed è soggetto a sbalzi repentini dovuti a news market mover che ne aumentano la volatilità.
Il mercato obbligazionario è anch'esso in tensione per via della crisi del debito europeo.
L'euro è venduto contro tutte le altre valute a causa della crescente incertezza sul sistema economico europeo.
In Usa scendono sia l'azionario che l'obbligazionario con i rendimenti del decennale a 1,93% con rendimento reale negativo.
L'unico asset comprato risulta il dollaro il quale prende terreno su tutte le altre valute e costringe tutte le commodities, dall'oro al gas naturale, ad arretrare vista la loro correlazione col biglietto verde.
Uno scenario così configurato non premette nulla di buono, specie riguardo la vendita di euro come valuta e di titoli di stato europei.
Vedendo i numeri si direbbe "Game Over", ma la speranza è l'ultima a morire.
di David Pascucci

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