Ho letto in giro nel web che l'alfabetizzazione finanziaria dei cittadini è un principio essenziale per la prosperità di un Paese, ed è più efficace se la sua diffusione è frutto di uno sforzo convergente di tutti gli attori del sistema economico: regolatori, media, enti locali e nazionali, industria bancaria e finanziaria, sistema scolastico ed associazioni dei consumatori. Un buon livello di educazione finanziaria aiuta le famiglie ad intraprendere scelte più vantaggiose nella scelta di un mutuo; aiuta un giovane lavoratore ad integrare lo stipendio; aiuta i lavoratori a scegliere unpiano pensionistico adeguato. Leggere certe cose mi ha fatto riflettere e mi sono accorta che parlare di soldi è un tabù, da piccola non ricordo di aver mai sentito parlare i miei genitori o i miei parenti della gestione dei loro risparmi, eppure parlavano di tutto, calcio, politica, cronaca...ma di finanza mai e tutt'ora è così, quando si sta tra amici non si tocca quest'argomento, un pò come se ci si vergognasse e si volesse proteggere chissà quale segreto. In definitiva poi i soldi sono sempre pochi e si potrebbe al massimo parlare di debiti tra mutui e finanziarie ma già sarebbe un inizio, visto che la cattiva informazione ha spinto troppe famiglie a ricorrere in modo eccessivo al credito esterno!
A quanto pare l'ignoranza ha pure un costo visto che le persone con scarse conoscenze finanziarie sono propense a comportamenti finanziari che possono, a lungo andare, risultare controproducenti a livello micro e macro. Ancora ho letto che sarebbe opportuno familiarizzare con i termini economici sin da piccoli, a partire dai 7 anni, età in cui i bambini cominciano ad approcciarsi in modo più consapevole al denaro. La mentalità della mia regione, ma forse di tutta l'Italia è quella dei genitori che mettono da parte per i figli e i nipoti in modo da potergli donare un buon gruzzoletto quando si sposeranno o comunque per sostenerli nella loro vita da adulti ma, nonostante questo sia un modo gentile di pensare ai propri risparmi, temo non basti, forse si dovrebbe investire di più nell'educazione dei piccoli, aiutandoli a capire come fare buon uso del denaro e come farlo fruttare.
L'OCSE considera l'educazione finanziaria talmente importante da fornirne una definizione precisa:
"L'educazione finanziaria è quel processo attraverso il quale i consumatori migliorano la propria comprensione di prodotti e nozioni finanziarie e, attraverso l'informazione, l'istruzione e la consulenza oggettiva, sviluppano le capacità e la fiducia necessarie per diventare maggiormente consapevoli dei rischi e delle opportunità finanziarie, per effettuare scelte informate, comprendere a chi chiedere consulenza e mettere in atto altre azioni efficaci per migliorare il loro benessere finanziario".