Riordino degli aiuti alle imprese
Riordino degli aiuti alle imprese
La riforma approderà sul tavolo del consiglio dei ministri in giugno. Nel frattempo i tecnici del Governo sono già al lavoro, facendo uno screening degli aiuti alle imprese nel periodo tra il 2005 ed il 2010. In tutto sono stati elargiti 45,7 miliardi distribuiti su 545mila domande accolte a livello nazionale e regionale, per una media di 84mila euro ad agevolazione, che salgono a 153mila euro se si considerano solo gli aiuti nazionali, che coprono il 68% della spesa complessiva. In sei anni sono entrate in gioco ben 1082 tipologie di aiuto, che nel 2010 erano però già scese a 866, contando solo quelle attive. Un calo frutto della crisi economica. Basti pensare che nel 2006 i miliardi a fondo perduto e crediti d’imposta erano 12, calati poi a 10 nel 2008, fino ai 6 circa del 2009 e del 2010.
I numeri snocciolati fanno riflettere abbastanza. Gli incentivi nazionali rappresentano il 68% del totale, per un importo medio di 153mila euro. Aiuti che sono andati quasi per la metà (46% per l’esattezza) al Mezzogiorno, che nonostante ciò non è riuscito amigliorare il livello generale di benessere. La maggior parte dei finanziamenti (44%) è stata destinata ai progetti di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica. A piangere è invece il settore dedicato alla cosiddetta internazionalizzazionedelle imprese, al quale è arrivato solo il 4% dei fondi.