Palermo, lo sciopero prosegue: giorno ottavo. La protesta degli operai della Fincantieri, non cessa, gli operai sono saliti sul tetto del cantiere con striscioni coloratissimi con su scritto “lavoro” e “aiuto”, e proprio non sembrano intenzionati a scendere senza le dovute sicurezze.
Oggi i rappresentanti sindacali sono stati ricevuti dalla Terza Commissione delle Attività produttive all’Ars, ma dall’incontro non ne è uscito nulla di certo o chiaro. Dal sindacato fanno sapere: “Fincantieri ha ipotizzato l’arrivo di una commessa per lo stabilimento, però allo stato è soltanto un’ipotesi. Con queste condizioni non siamo in grado di sospendere l’agitazione. Per farlo abbiamo bisogno di conferme, di atti visibili, che ci facciano considerare il fatto che riprendono seriamente le attività lavorative all’interno dello stabilimento di Palermo”. Poi venerdì prossimo, come abbiamo scritto ieri, l’incontro si sposterà in Prefettura dove si terrà un incontro con i vertici nazionali di Fincantieri. Mentre Nino Clemente, il delegato della Fim Palermo, che con i rappresentanti Uilm e Ugl è salito sulla gru del Cantiere navale rende noto che prosegue con lo sciopero della fame. Clemente non intende scendere dalla gru, ”Mi sono ripreso ho mangiato qualcosa, sono ancora qui sulla gru insieme agli altri sindacalisti e non ho alcuna intenzione di mollare”. E, secondo quanto si legge sul Giornale di Sicilia il sindacalista avrebbe pure dichiarato “Abbiamo bisogno di lavoro l’unico modo per farci sentire è protestare, vogliamo vivere di lavoro onesto e i vertici di Fincantieri devono darci risposte certe sul nostro futuro occupazionale”. Intanto, davanti i cancelli della fabbrica continua il presidio degli operai ed è stato transennato il tratto stradale in prossimità dello stabilimento.
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