Immagino che fra un giorno o due saremo tutti presi dai “festeggiamenti” di Capodanno, o quantomeno da una sana voglia di non occuparsi di nulla di serio. Per questo motivo ho deciso di postare già oggi il mio piccolo consuntivo annuale.
Avvertendovi che sarà un post piuttosto personale, vi concedo il tempo necessario per cambiare aria, se non volete annoiarvi con le mie facezie…
Siete ancora qui? Bene, allora procediamo.
In realtà non so nemmeno cosa dirvi di preciso. Potrei iniziare con un pippone sulla crisi economica e bla, bla, bla. Però non sono un economista, rischierei di dire soltanto cose banali, quindi evito di farlo. Personalmente parlando posso solo commentare che la crisi, a casa mia, si è affacciata come in quelle di altri millemila italiani. Spese in più, tasse che arrivano, il lavoro che (per fortuna) c’è, ma non è mai sicuro al 100%… Grazie a Dio non ho né intendo avere una famiglia mia, quindi non sento il peso di dover mantenere dei figli senza magari poter garantire loro quel tenore di vita che meriterebbero.
Certo, potremmo discutere a lungo su questa mia affermazione: so che per molti l’obiettivo sovrano è proprio quello di costruirsi una famiglia, quindi potrebbero (giustamente) maledirmi per quanto ho appena scritto.
Il 2011 è volato via molto in fretta. Credo che tutti quei discorsi quantistico-esoterici sulla distorta percezione del tempo siano del tutto veri. No, non sto esagerando. Il mio orologio interno si divora i mesi in un sol boccone. Fino a qualche anno fa inverno ed estate mi sembravano stagioni molto più lunghe, mentre ora mi trovo da inizio a fine mese senza quasi accorgermene. Capita anche a voi?
Comunque, a parte i discorsi economico/lavorativi, sta pian piano radicandosi in me la consapevolezza che non riuscirò a resistere a lungo ad altre “estati milanesi”. E’ una questione di equilibrio, di salute, di benessere interiore. Il periodo luglio-agosto-settembre del 2011 è stato durissimo per me. Il caldo ha effetti deleteri non solo sulla mia produttività, ma anche sul mio umore. Credo sia il caso di fermarmi e fare qualche seria riflessione per gli anni a venire: o trovo una soluzione, o rischio prima o poi di cadere in esaurimento…
Voi poi vorreste sentirmi parlare di scrittura, lo so.
In realtà non ho molto da dirvi. Il cambio di blog ha catalizzato la mia attenzione tra novembre e dicembre. Come vi ho detto Plutonia mi piace molto e sto pian piano recuperando i numeri che avevo sull’Orlo del Mondo. Immagino che buona parte delle energie del periodo gennaio/marzo verranno spese nella coordinazione del concorso Racconti Scelti della Pandemia Gialla, a cui sia io che Germano teniamo in modo particolare.
Sempre in orbita Survival Blog arriverà Nazipandemic, il cross-over promesso mesi fa. Sono a buon punto con la prima stesura, quindi potrebbe arrivare relativamente a breve (fine gennaio/inizio febbraio). In teoria dovrei poi mettermi subito al lavoro sul terzo capitolo del Trittico di Mondo Delta, che finora comprende Il treno di Moebius e La Nave dei Folli.
Infine mi piacerebbe lavorare a un terzo mini saggio per il Lemuria Social Club e al contempo dare un’aggiustata a Nazi Mages Must Die!, che necessità una ripulita da refusi e brutture. Ho già in mente un paio di argomenti “weird” da trattare nel nuovo volumetto, ma è prematuro parlarne.
Sicuramente salterà fuori anche qualche altro racconto non previsto al momento della stesura di questo post, staremo a vedere…
Di progetti corali se ne riparlerà senz’altro. So che un caro amico ha un’idea al momento top secret, che immagino interesserà molti di voi.
Abbandonato per il momento il Come September Project, che non riuscirei proprio a gestire, stavo valutando una Round Robin primaverile, sulla falsariga di Sick Building Syndrome. L’idea, in forma embrionale, c’è già, devo valutare tutto il resto. Senz’altro una RR è più fattibile che non un progetto come il SB o CSP, quindi ci sono buone speranze di combinare qualcosa, ma è davvero prematuro aggiungere altro.
Per ora è tutto. Grazie per aver letto un po’ dei cavoli miei
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