Tutto ciò mi ha costretto a interrompere la lavorazione del romanzo, ma per fortuna ho da poco ripreso completando gli ultimi capitoli. Ebbene sì, la "fase 1" del mio romanzo è finita! Perché "fase 1"? Perché ho il vizio di riguardare e correggere in continuazione ciò che ho già scritto (ecco perché sono così lento), quindi ho fatto una sorta di patchwork: alcune parti sono una prima stesura, altre una seconda, altre ancora una terza. Adesso lascerò riposare il romanzo per un po' e poi inizierò la "fase 2", ossia quella di revisione e riscrittura (stavolta unitaria e ordinata).
Ma ecco qualche altra informazione su "L.A.C.S. - 1: L.S.D.M.":
- È lungo 278 pagine A5 (cartelle editoriali). Probabilmente durante la "fase 2" il numero delle pagine cambierà, ma difficilmente scenderà sotto 260 o salirà sopra 320.
- È diviso in sei parti comprendenti da quattro a sei capitoli l'una, per un totale di 32 capitoli.
- Ogni parte inizia con una citazione tratta da una canzone degli Epica. Inizialmente ho avuto la tentazione di inserire anche citazioni di altri musicisti (Kamelot, Septicflesh, Muse, Therion, Theatre of Tragedy, Evanescence e Cradle of Filth), ma poi ho preferito un approccio più sobrio. Inoltre ho deciso di essere il più possibile coerente e quindi di usare solamente citazioni degli Epica anche per i successivi romanzi della trilogia. Le sei canzoni scelte per "LSDM" le rivelerò più in là.
- Ventuno capitoli sono narrati dal punto di vista di Maya, dieci dal punto di vista di Samael e in un capitolo alterno i due POV col metodo degli asterischi. Uso sempre la terza persona limitata.
- La dimensione onirica è molto importante: i sogni e gli incubi di Maya non solo aiutano a capire meglio il suo profilo psicologico, ma hanno anche un'enorme importanza per lo svolgimento della storia.
- Rispetto al progetto iniziale, ho diminuito di molto gli elementi orientali e ho aumentato quelli new weird e, soprattutto, quelli dark fantasy. Gli elementi steampunk e science, invece, sono rimasti invariati. Ora come ora definirei il mio romanzo come "Gothic Weird SteamFantasy". Tranquilli, gli elementi orientali ci sono ancora, ma non spiccano più nel generale multiculturalismo dell'ambientazione.
- Non ci sono né un prologo né un epilogo. E anzi, di solito mal sopporto i prologhi in quanto inutili nel 90% dei casi.
- Rispondo a Luca, il ragazzo che via mail mi ha chiesto se nel titolo è presente la parola "specchio": no, non è presente. Ma lo specchio è un elemento molto frequente nella narrazione (of course: Maya è spettrofobica).
P.S. oggi questo blog compie un anno!