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Lo scandalo della regione Lombardia continua ancora: arrestato l’assessore della casa Zambetti accusato di aver pagato i clan calabresi della “ndrangheta” con 200.000 in cambio di 4000 voti.
Arrestato anche Ambrogio Crespi, fratello del sondagista. Inoltre ci sono numerosi arresti e perquisizioni in molte regioni.
Per quanto riguarda la Regione Lazio invece è indagato Maruccio dell’IDV per aver sottratto 780.000 euri. Sempre per la regione Lazio ci sono ancora altre spese imputabili a Fiorito.
Molti italiani tra rabbia e indignazione si chiedono: finirà mai questa lista?
Mentre “loro rubano” molti italiani “soffrono” il peso di una crisi economica e delle riforme di austerità e rigore oltre ad aumenti di bollette e carburanti.
Una situazione quella italiana davvero “raccapricciante” nelle sue dimensioni: e si “teme” che situazioni come quelle delle regioni Lazio e Lombardia vi siano anche in altre regioni: a questo punto sarebbe uno scandalo di proporzioni inimmaginabili.
I casi della Regione Lazio e della Regione Lombardia mostrano un sistema “consolidato” in cui è coinvolto anche “l’antistato”: nel caso della Regione Lombardia la “ndrangheta”.
Migliaia di euro “sottratti” per diversi usi, denaro pubblico sprecato per spese “folli” o per spese politiche ugualmente “dissennate”.
Dopo Belsito e Lusi si sono aggiunti Fiorito, Zambetti e Maruccio: una “catastrofe” che indigna sempre di più gli italiani, li allontana dalla politica e li rende sempre più parte del “partito dell’astensionismo” o del “partito degli indecisi”.
In tutto questo Formigoni non si dimette dalla Regione Lombardia e Di Pietro “caccia fuori” Maruccio dal suo partito facendo intendere di non aver niente a che fare con le malefatte di quest’ultimo.