Finisce in vacca la Posta Certificata targata Brunetta. Una certi figata pazzesca

Creato il 03 febbraio 2015 da Tafanus

Ero un sempre meno orgoglioso possessore di una casella di "Posta Certificata" (dal Governo Italiano, nientemeno!) Lo ero fin dalla sua nascita, nel 2010. Ho impiegato un paio di giornate ad attivarla (fra PC, tentativi online, e ufficio postale). Ci ho messo un paio di mesi a realizzare che non serviva a nulla. Il primo tentativo di sfruttare il mio status privilegiato di possessore di una casella CEC-PAC, è stato quello di cercare di contattare la motorizzazione di Roma, per un problema di rinnovo di patente che dopo 11 mesi non avevo ancora avuto.

Cercato sul possente database del sito questo ufficio, venivo rinviato sistematicamente in posti incredibili... L'ASL di Milano, l'ACI di Macerata...

In 5 anni di utenza, ho ricevuto solo due comunicazioni, che mi informavano che non potevo fare quello che volelo fare con la mia preziosa CEC-PAC.

Poi, nei giorni scorsi, finalmente ricevo una comunicazione "utile": la comunicazione di morte della mitica CEC-PAC, e le modalità di svolgimento del funerale...

Si avvisa la gentile utenza che il servizio di Postacertificat@ (CEC-PAC), dedicato esclusivamente alle comunicazioni tra cittadini e pubblica amministrazione, sarà progressivamente sospeso per far convergere tutte le comunicazioni di posta certificata su sistemi di PEC standard, abitualmente utilizzati nelle comunicazioni tra cittadini, professionisti e imprese.
La sospensione del servizio osserverà la seguente tempistica:
1) dal 18 dicembre 2014 non sono più rilasciate nuove caselle CEC-PAC a cittadini e pubbliche amministrazioni, ivi incluse le caselle per le quali la richiesta di attivazione online è stata presentata in data antecedente, ma per le quali non si è ancora proceduto all'attivazione presso gli uffici postali;
2) dal 18 marzo 2015 al 17 luglio 2015 le caselle saranno mantenute attive solo in modalità di ricezione e sarà consentito agli utenti l'accesso alle stesse solo ai fini della consultazione e del salvataggio dei messaggi ricevuti;
3) dal 18 luglio 2015 le caselle non saranno più abilitate alla ricezione di messaggi e l'accesso alle stesse sarà consentito, sino al 17 settembre 2015, solo ai fini della consultazione e del salvataggio dei messaggi ricevuti; dal 18 settembre sarà definitivamente inibito l'accesso alla propria caselle;
4) dal 18 settembre 2015 al 17 marzo 2018, sarà garantita agli utenti del servizio CEC-PAC la possibilità di richiedere l'accesso ai log dei propri messaggi di posta elettronica certificata.
Dal 18 marzo 2015, tutti gli utenti CEC-PAC potranno richiedere una casella PEC, gratuita per un anno, inviando un'e-mail all'indirizzo richiestapec@agid.gov.it. Con altra PEC, vi saranno inviate le semplici istruzioni per eseguire il salvataggio dei messaggi presenti nella vostra casella di Posta Certificata.

Insomma, fart crepare e seppellire questa cagata è quasi più costoso e laborioso che averla fatta nascere... Ed ecco come racconta la "rivoluzione digitale della Brunetta il sito "Wired

Il servizio, un duplicato della Pec e mai decollato, inizia oggi il suo "fasing-out". (La presentazione della Cec-Pac nel 2010 con l'allora Ministro dell'Innovazione Renato Brunetta, il Presidente Poste Italiane Massimo Sarmi, Gabriele Galateri di Genola Presidente Telecom - Foto: Ap/LaPresse)

"I rami secchi si tagliano" Paolo Barberis, consigliere per l'innovazione del Presidente del Consiglio l'aveva annunciato qualche settimana fa, e il primo colpo di cesoie è arrivato oggi da parte dell'Agenzia italiana per il digitale. A cadere è il servizio di Postacertificat@ (CEC-PAC), lanciato nel 2010 per comunicazioni tra cittadino e Pubbliche Amministrazioni dall'allora Ministro per l'innovazione Renato Brunetta e gestito da Poste Italiane e Telecom Italia.

Il sistema, di fatto un duplicato della Pec (che rimane in vigore) è stato un "epic fail" del digitale italiano, che s olo i cultori della materia ricordano. Non solo non ha raggiunto i 2 milioni di utenti previsti nel 2010 ma, a conti fatti, meno del 20% delle caselle attive ha davvero inviato una mail [...]

Chi fosse davvero curioso di conoscere altri particolari sull'ennesima storia di "scempiaggine digitale" italiana, clicchi sul link al sito "wired" riportato più in alto. Io nel frattempo ho rinunciato a conservare in archivio le due email ricevute in cinque anni, con le quali mi si spiegava cosa NON potevo fare, ed ho rimosso dal mio server di posta l'ennesima certi figata di Brunetta


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