Si è conclusa domenica la kermesse di Alba dedicata al vino, che si è snodata dal 17 aprile al 2 maggio lungo gli ultimi tre weekend.
Vinum 2010 ad Alba, dal 17 Aprile al 2 Maggio
Vinum è terminato da pochi giorni ed è tempo di bilanci e di impressioni, anche se è ancora troppo presto per conoscere i numeri definitivi della 34esima edizione.
Mi sembra che il Piemonte abbia colto anche in questa edizione l’occasione per mostrare i vini di Langhe & Roero ed i prodotti locali migliori, per mettere in relazione i produttori con gli appassionati ed i consumatori, per dare la possibilità a queste due realtà a volte ancora troppo lontane di sperimentarsi e di scoprirsi a vicenda. Direi che basterebbe già questo per dire che il risultato è stato buono. Ma c’è di più.
Mi è piaciuto vedere i Palavinum affollati di giovani ed appassionati, simbolo dello spirito che ho trovato un po’ ovunque nei luoghi della manifestazione. L’amicizia, la serenità, la convivialità sono valori importanti per manifestazioni di questo tipo, di cui il Piemonte si sta mostrando sempre più ricco. Con buona pace di chi a volte associa l’immagine dei giovani a quella di un branco senza capacità di equilibrio e moderazione nei consumi di alcolici. E invece ad Alba hanno annusato, assaggiato, scoperto vini e cibi, ascoltato sommelier e produttori raccontare le loro fatiche, credo anche imparato. Mi pare un bel risultato.
Vinum ha poi fatto vivere ai visitatori anche momenti solenni, con le degustazioni AIS tenutesi al Palavinum 3, di cui sono stati protagonisti indiscussi il Barbaresco – declinato nelle due “puntate” dedicate ai Barbareschi di Neive ed a quelli del 1997 – ed il Barolo, il Dolcetto, la Barbera, senza dimenticare le bollicine, l’Arneis e i Crus del Roero.
Degustazione di Barbaresco 1997 a Vinum
Le degustazioni sono state di volta in volta accompagnate da approfondite descrizioni e spiegazioni delle caratteristiche dei territori, dei vini e dei singoli vigneti che li hanno generati, lasciando anche spazio alla viva voce dei produttori.
Momenti di vera formazione e cultura vinicola, molto apprezzati dai più esperti e dagli appassionati, con cui mi sono deliziata anch’io. Nell’immagine vediamo alcuni momenti dell’interessantissima degustazione che ha visto protagonista il Barbaresco 1997, tenutasi sabato 1° maggio.
Davvero un’esperienza da non perdere. E per chi l’avesse mancata, arrivederci ad Alba il prossimo anno!
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