“Quando l'ho acquistata, Zazzi era una cavalla di tredici anni, deperita, spaventata, aggressiva con gli altri cavalli e diffidente con gli uomini. Non si risparmiava in passeggiata, affrontava con incoscienza tutte le difficoltà e, al contrario degli altri cavalli, come accade a tutti quelli che non se la sono passata bene, non aveva vizi.Ora, dopo quattro anni con me, é cambiata in meglio per certi aspetti, in peggio per altri. E' diventata una bellissima "bestiona" di cui vado orgogliosa: ben pasciuta, tonica, altezzosa, criniera e coda folte e lucide! Se li conosce e non si tratta di condividere il fieno, non è aggressiva con i suoi simili; pur non essendo socievole, cerca però la loro presenza, soprattutto quella di alcuni, che sembrano rassicurarla. Ultimamente sono riuscita a uscire da sola con lei senza molte difficoltà e ne sono rimasta stupita. Mi riconosce, si lascia pulire le zampe senza scalciare ed è molto sensibile agli zuccherini di ricompensa che mi hanno aiutato a farle accettare cose che prima rifiutava di fare.E', però, impaziente; ad esempio si innervosisce quando il cavaliere dimostra incertezza nella scelta del percorso. E' eccessivamente competitiva: in gruppo vuole essere sempre tra i primi (ma solo raramente la prima) e, al galoppo, vuole superare tutti.E' paurosa; basta un'ombra per farla trasalire e fare scelte assolutamente irrazionali e pericolose: sulle salite, presa da autentico panico, si volta per scappare al galoppo in discesa oppure scarta bruscamente rimanendo in bilico su una ripa scoscesa. A onor del vero, però, risponde con prontezza ad una forte tirata di redini.Ultimamente ha acquisito due nuovi vizi, che temo di avere causato io con la mia indulgenza e il mio timore di farle male con il morso: tirare giù la testa per brucare (ovviamente con me in sella e strappandomi quasi le redini di mano) e sbattere la testa per avere redini, anche a costo da disarcionarmi, quando è lanciata al galoppo. Con un pò di severità il primo sembra risolto; il secondo mi crea più problemi e, dopo due cadute consecutive, non me la sono più sentita di galoppare con lei.Parte del problema dipende sicuramente da me. Io umanizzo molto la cavalla, sono apprensiva, le comunico le mie ansie, voglio- come dire?- ricompensarla per le brutte esperienze che ha subito. Invece lei avrebbe bisogno non tanto di una "mamma" quanto di un capobranco, che le infonda sicurezza, dominando le situazioni con decisione e un po’ di "cattiveria".Io mi sto imponendo di essere più determinata nelle richieste e più "cattiva" (?) quando serve; per trovare la forza di farlo, mi dico che è meglio un po’ di severità prima, piuttosto che trovarmi a vendere la cavalla perché non la so più gestire. Vorrei però che Zazzi fosse meno impulsiva, nevrile e più controllata.A questo punto mi sorge un dubbio...non sarò forse io quella da curare con i fiori?”
Il secondo caso, decisamente più particolare, è stato somministrato su un Boa Costrictor, di nome Malfoy, da un mio collega, Massimo Brazzini.Riporto qui sotto il link dell’articolo pubblicato nel 2008 sul Giornale dell’Unione di Floriterapia di Milanohttp://www.vocefiori.com/vocefioriwp/wp-content/uploads/2009/05/primavera-estate2008.pdf"Testimonianze
"La mia ragazza aveva una fastidiosa psoriasi sulle mani e sui piedi. Le ha provate tutte. Alla fine ha tentato con i Fiori di Bach che le ha dato uno specialista qui in zona e le è passata. Io da freddo razionalista psicologo credo che il fatto che lei abbia creduto così intensamente a questo rimedio abbia fatto sì che il rimedio funzionasse. Ma tant'è, ha funzionato e va bene così."S.C. di Macerata
"Io li ho provati per un breve periodo l'inverno scorso; stavo attraversando una fase molto difficile, molto critica e stavo quasi dando di matto. Beh, ti dirò: mi hanno fatto molto bene, mi hanno tranquillizzata senza rintronarmi e mi hanno "snebbiato" la mente. Ero più razionale e vispa, quindi, per la mia esperienza, anche se breve, sono stata piuttosto soddisfatta."A.S. di Foligno
"Ho usato i Fiori di Bach in una miscela già pronta (ma al momento non ricordo quale, né la marca) su consiglio di una naturopata per aiutare un po' la mia autostima. Secondo me qualcosa han fatto (li ho usati la scorsa estate) però la certezza è relativa, visto che da un anno e qualche mese ho qualche problema con la depressione.
Piuttosto, mia mamma anni fa usava il biancospino per il cuore e ha funzionato benissimo, di quello sono certa!"Chiara C.
Cell. 347 23 707959
Email: camilla1317@gmail.com
Diplomata c/o L'Unione di Floriterapia - Corso triennale di Formazione e Ricerca in Floriterapia – Milano.
Iscritta al RIF (Registro Italiano Floriterapeuti)
Attestato per la Conformità ai criteri qualitativi, professionali e deontologici stabiliti dall’Interassociazione Arti per la Salute (IAS)