Firenze è una delle città più conosciute del mondo. Culla della cultura e dell’arte, Firenze ha dato i natali a molti tra i più grandi artisti del Rinascimento e di tutta la storia dell’umanità. Molti furono anche gli artisti che vi soggiornarono nel tempo, e proprio per ammirare le loro opere Firenze ogni anno è meta di centinaia di migliaia di turisti.
Se abbiamo la possibilità di ammirare l’antica città d’arte, ci apparirà quasi addormentata nel tempo e la nostra immaginazione sarà catturata dalla vista delle sue strade su cui si affaciano palazzi di architettura imponente, stradine, piazze e la striscia blu dell’Arno. Proprio in questi palazzi austeri si nascondono alcune cose che poco sono segnalate nelle guide. Storia e leggenda si intersecano tra quelle stanze, racconti e particolarità che vogliamo farvi conoscere e non possiamo che iniziare dalla splendida Santa Maria del Fiore.
A Santa Maria del Fiore, in una colonna vi è una testa di bovino, o forse vacca, la storia racconta sia messa lì per ringraziare le mandrie bovine che hanno nei secoli lavorato per costruire il Duomo.Una curiosa leggenda , narra che sia la testa di un toro, messa mastri carpentieri, amante della moglie di un panettiere, una volta scoperti, interrompono la relazione, per vendetta il
mastro mette li la testa di un animale cornuto per sbeffeggiare il marito della sua amante.Interessante è pure una visita alla Loggia del Bigallo, storicamente qui vi
era una ruota pronta ad accogliere i bimbi più sfortunati, e, in questo convento, oltre ad essere ancora ben visibile la ruota, la tradizione fiorentina narra fosse possibile venire a “scegliere” un bambino da adottare.
Curiosa è la storia narrata intorno all’ultima finestra del secondo piano del ben palazzo Budini Gattai, che fa bella mostra in piazza Santissima Annunziata.Questa finestra rimane sempre con le portelle aperte perchè la bella giovane che sposa uno dei Grifoni (storici proprietari del palazzo) osservava da lì partire il suo uomo per una guerra da cui mai più tornerà.La donna attese per anni l’apparire del destriero con a cavallo il proprio uomo
ma mai lo vide tornare ma, continua la leggenda, la donna non perse mai le speranze. Abbandonò il suo posto solo quando, ormai resa l’anima a Dio, l’anziana donna venne portata via. Da allora, e ripetutamente, i muri tremarono, i mobili si spostarono fino a che, la famiglia si convinse a tenere sempre accostata la finestra. Lo spirito della nobildonna così può tuttora osservare la piazza ed attendere l’arrivo del suo sfortunato nobile marito.
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