«Facevano sesso in mezzo alla gente», è stato il commento sbigottito di due rappresentanti del Carroccio fiorentino, Federico Bussolin e Mario Razzanelli, di passaggio la sera scorsa in piazza Santa Croce a Firenze. I soggetti dell’azione sarebbero due giovanissimi che, tra gli scooter parcheggiati in piazza, hanno improvvisato un hard happening, delegando a luogo del baccanale lo spiazzo dietro la statua di Dante. Probabilmente dopo aver alzato un bel po’ il gomito, o sotto l’effetto di qualche droga, i giovani acrobati non si sono per nulla preoccupati dei passanti, proseguendo il loro ritmato “discorso sul metodo” anche quando ormai erano attorniati da un capannello di circa venti persone, tra cui qualche videoamatore ha carpito immediatamente il diem per estrarre la videocamera infoderata nel cinturone e riprendere la scena (non è chiaro se a scopo divulgativo o per uso personale).
«Ormai piazza Santa Croce è fuori controllo», hanno sbottato scandalizzati i due armigeri del Carroccio avvolti nei loro fazzoletti color after eight, forse dimentichi che anche sul loro ex generale girano voci non proprio lusighiere che fanno sembrare la bravata dei due giovanissimi come una scappatella da svampiti.
«Immagini di questo genere – hanno insistito i due etrusco-lumbard, – dimostrano una volta di più che l’attuale amministrazione è impotente e incapace di fronte a quello che accade la sera nel centro in città». In effetti, è inammissibile che due politici dinanzi ad una scena del genere, anziché avvertire la Polizia locale mettano mano anche loro alla fotocamera per poi lanciare i loro anatemi censori. E se in Italia settentrionale c’è qualcosa di “impotente” riguarda il celodurismo leghista, dalle “Bretelle ai tempi del viagra” còlte al volo da Pietro Citati, alla laurea albanese del Trota, comprata con i torrenti di banconote nei quali, fino a poco tempo fa, ha sguazzato, a propria insaputa, l’immacolato virgulto di Alberto da Giussano.
Michele Scolari
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