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Firenze, un Grande ritorno

Creato il 21 aprile 2012 da Robertovitarelli

ImmagineFirenze, 21 Aprile 2012, la trecentesca Chiesa di Santa Maria del Carmine, scrigno di importanti opere d’arte come gli affreschi rinascimentali della Cappella Brancacci (opera di Masaccio, Masolino e Filippino Lippi), vede il ritorno di un capolavoro dell’arte italiana: la grande pala d’altare (grande è proprio il caso di dirlo, misura infatti 4 metri e mezzo per due metri e mezzo circa) realizzata da Giorgio Vasari. In questa opera il Cristo è raffigurato in Croce tra la Madonna, San Giovanni Evangelista e la Maddalena; quest’ultima, è rappresentata nell’atto di inginocchiarsi dinanzi del Redentore, abbracciandone la croce e avvicinando le labbra ai suoi piedi, in segno di penitenza e adorazione, nonché di compartecipazione, in modo contenuto, al dolore del supplizio. I volti della Vergine Maria e di San Giovanni esprimono anch’essi dolore e angoscia, anche qui però senza eccessi. Due angeli, posti al fianco di Cristo, reggono dei calici d’oro con cui raccolgono il sangue, che sgorga copioso dalle mani inchiodate e dal costato.

Il dipinto (olio su tavola) è del 1562-63 e fu prodotto su commissione di Matteo e Simone Botti (“miei amicissimi”, come dice lo stesso Vasari nei Ricordi n. 267). La tavola era parte di un complesso sistema di tavole dipinte, che accoglieva anche una predella (raffigurante la Natività) e un dossale, ora entrambi preduti. Il tema trattato è di origne medievale ed ebbe una vasta diffusione in tutta la toscana, soprattutto nel ’400; il Vasari, inoltre, con quest’opera realizzò un esempio molto precoce di pittura controriformata.

Il restauro è stato possibile grazie all’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, che per l’occasione ha allestito, presso la sua sede, un vero e proprio laboratorio. Le operazioni sono state dirette dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze,  più precisamente dal funzionario Daniele Rapino e dalla restauratrice Lauria Caria.

Fonte Immagine: http://met.provincia.fi.it/fotobig.aspx?id=115222&idimage=18608



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