Personalmente non mi piaceva nemmeno la legge elettorale precedente, confrontata all'attuale però, neanche a parlarne. Il "porcellum" come definizione, mi sembra fin troppo garbato, educato, moderato. Quello che non condivido del precedente sistema è l’elezione dei parlamentari in collegi territoriali, attraverso il sistema uninominale. Non sono per “mille” preferenze. Credo però che un numero di potenziali parlamentari da scegliere per ogni partito - coalizione, da parte del singolo cittadino, ci deve essere.
Un numero massimo di 5 preferenze? o in alternativa, primarie per ogni collegio. Quando si dice poi: “parlamentari eletti che rispondono ai cittadini che li hanno sostenuti”, qui bisogna intenderci.
Se un politico siciliano si candida in un territorio lombardo o viceversa
( i cosiddetti collegi sicuri) allora di cosa parliamo? Un politico, un candidato, deve conoscere il suo territorio e non farsi candidare dove quasi sicuramente verrà eletto. Troppo facile.
E ancora, non si può far il capolista in tutta Italia. Se lo fai in un collegio, lo fai in un collegio. Vedere i leader che si candidano capolista nell’intero territorio nazionale è una presa in giro.
Tuttavia, meglio tornare a votare con la precedente legge elettorale, se non c'è altra scelta. Ad aspettare i partiti, qui si fa notte. Allora bisogna incalzarli con l'ennesimo referendum, l'ennesimo tentativo di farsi sentire da parte dei cittadini.
di Daniele Coltrinari
Con l'attuale Legge Elettorale (non a caso denominata "porcellum" dal suo stesso ideatore...) i Parlamentari italiani di Camera e Senato sono nominati dalle segreterie dei partiti.
Non rispondono dunque agli interessi della collettività e nemmeno a quelli dei cittadini che sono stati di fatto "obbligati" a votarli. Pur essendo eletti per Legge senza vincolo di mandato, è del tutto evidente il loro palese interesse ad essere "fedeli" a chi li ha candidati e/o magari ripropone loro un collegio "sicuro" alle successive elezioni politiche.
Questo meccanismo perverso si è innescato a causa del porcellum che prevede:- liste bloccate per la scelta dei parlamentari- possibilità di cambio di casacca nel corso della legislatura, a volte più di una volta, pur di inseguire la propria conservazione del posto- regole elettive diverse tra Camera e Senato, che possono determinare maggioranze instabili a fronte di enormi spese elettorali per la collettività
Questa legge elettorale mina alla base il diritto dei cittadini a vedere le proprie idee e opinioni rappresentate e correttamente interpretate dal legislatore.
Il porcellum deve essere abrogato perchè è una delle peggiori Leggi Elettorali mai concepite ed una delle maggiori cause di aumento della distanza tra la politica e i cittadini rendendo di fatto intollerabile una sua ulteriore applicazione alle prossime elezioni.
Il referendum si pone l'obiettivo di tornare alla legge elettorale precedente, il "Mattarellum", che prevede:
- l’elezione dei parlamentari in collegi territoriali- parlamentari eletti che rispondono ai cittadini che li hanno sostenuti- evidenza numerica del vincitore elettorale sul singolo collegio e complessivamente in tutta Italia.
Si tratta di una battaglia per riprenderci il pezzo di Democrazia che l'attuale legge elettorale ci ha strappato.
Solo pochissimi partiti hanno espresso e sostenuto con chiarezza e determinazione la necessità di modifica immediata dell'attuale legge elettorale.Il successo del referendum abrogativo aprirebbe in ogni caso la strada all'obbligo di revisione del testo.
Ne abbiamo bisogno quanto mai visto il malcostume dilagante che sta avvelenando ogni giorno di più la vita politica del nostro Paese.
C'è bisogno di consapevolezza, impegno e un forte sussulto di coscienza da parte di tutti i cittadini che vogliono riprendersi il proprio diritto ad essere rappresentati.Io sono uno di questi, e tu ?
05 agosto 2011Maurizio Argiolas
Il sito ufficiale del referendum: http://www.firmovotoscelgo.it/Referendum on Twitter: http://twitter.com/#!/controporcellum