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First body painting party in Venice – second is coming! Apocalypse Venice!!!

Creato il 08 settembre 2010 da Blackpainter

First body painting party in Venice – second is coming! Apocalypse Venice!!!Il primo body painting party veneziano approda alla Mostra del Cinema e subito raccoglie consensi ed interesse.

Ecco  qui l’intervista di ‘La Repubblica XL’ pubblicata su Facebook.

Ed ecco il nostro resoconto:

Un gruppo di intrepidi, incuranti del freddo, si sono ritrovati lunedi’ 6 sulla spiaggia del Lido, all’Aurora Beach, per il primo body painting party “Apocalypse Venice”.

Un happening artistico in cui i body painter Elena Tagliapietra e Michele Salgaro Vaccaro, insieme al noto artista veneziano Emiliano Donaggio, hanno sfogato le loro fantasie su volti e corpi dei partecipanti. Modella simbolo del primo body painting party la bella Desiree Crescentini, già vincitrice del concorso di bellezza delle Marie 2008.

Una performance approdata poi davanti al red carpet della Mostra del Cinema dove la sinuosa Desiree ha attirato le attenzioni del pubblico e dei fotografi. Una iniziativa che attraverso l’arte del body painting ha voluto lanciare un segnale verso l’Apocalisse sociale di Venezia in cui mentre si susseguono eventi e manifestazioni di successo la città continua a perdere inesorabilmente abitanti. Apocalypse Venice è quindi una citazione del famoso film Apocalypse Now.

L’evento si ripeterà sabato 11 presso il Lion’s Bar del Lido, a fianco del red carpet. Dalle 17 chiunque voglia provare l’ebbrezza di un body painting, la magia di un face painting o solo assistere a delle  performance particolari è il benvenuto. L’evento è gratuito e libero a tutti.

I body painter con “Apocalypse Venice” suggeriscono che forse i veneziani dovrebbero dipingersi tutti integralmente quale segno tangibile dell’esistenza di una comunità che vuole continuare a vivere. Il colore come simbolo di vita.

Quando nel film di Coppola Martin Sheen raggiunge Marlon Brando-Kurz e il suo esercito di indigeni, la sensazione dell’apocalisse è palpabile. I volti dipinti per nascondersi nella giungla e sfuggire agli eserciti. Ma oggi si può sfuggire allo sgretolamento della comunità veneziana? Per salvare le pietre di Venezia c’è una mobilitazione mondiale, ma alla comunità chi ci pensa? e soprattutto c’è ancora una comunità completa a Venezia? Una società pensante con dei bisogni di vita normali?


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