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Fitocose: defence siero detox

Creato il 07 giugno 2012 da Ecobiopinioni @Ecobiopinioni

Ciao ragazze!

Come sapete amo molto Fitocose e la qualità dei loro prodotti.

Oggi vorrei parlarvi di un siero che è presente da non molto in catalogo e che subito ha catturato il mio interesse: Defence siero detox.

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Siero detox  protettivo e antiossidante ,  a base di semi di tamarindo ed estratto di  Marrubio ottenuto da cellule staminali vegetali.

Caratteristiche
I Fenilpropanoidi , Verabscoside e Forzisioside B , contenuti nell'estratto di coltura cellulare
del Marrubio , una pianta erbacea edibile della tradizione popolare, sono in grado di detossificare la pelle dagli inquinanti ambientali come metalli pesanti , basse temperature,  raggi UV , stress meccanici ecc. Il meccanismo attraverso il quale viene esercitata l'azione detossificante dell'estratto , si basa sull'attivazione di un sistema enzimatico che prevede l'intervento antiossidante di enzimi come la glutatione transferasi , catalasi ed eme-ossigenasi . 

Defence siero
è in grado di preteggere e massimizzare le capacità della pelle di resistere a stress ambientali e ossidativi grazie alla presenza dell'estratto da colture vegetali di Marrubio.
Defence siero è l'unico antiossidante capace di fornire alla pelle uno scudo protettivo, contro un ampio range di stress ambientali e ossidativi: 
   - protezione a lungo termine attraverso la massimizzazione dei sistemi endogeni della pelle
   - difesa  antiossidante immediata

Inci:

Aqua - Leuconostoc/Sorbus aucuparia fruit ferment filtrate - Marrubium vulgare meristem cell culture - Tamarindus indica seed extract - Capryloyl glycine

Prezzo: € 15,67 per 30 ml

   Fonte: www.fitocose.it


Cosa ne penso

Il siero si presenta piuttosto liquido, incolore e con una profumazione appena percettibile.

Si stende molto bene, e si assorbe facilmente, lasciando la pelle vellutata.

Ha un leggero effetto tensore e compattante.

Mi è piaciuto molto, specialmente come base per il trucco: il pennello da fondo sembra scorrere meglio del solito quando lo utilizzo.

Non lascia patine ed è molto leggero, fin troppo.

Potrebbe essere ideale per le pelli un po’ più grasse, e per l’estate quando nessun prodotto è tollerato dalla nostra epidermide per via delle alte temperature.

A me piace alternarlo a giorni con jalus plus che comunque rimane il mio siero preferito.

Mi piace anche mescolarlo alla crema idratante, per renderla meno pesante.

Ovviamente, per quel che concerne l’azione antiossidante e protettiva da stress ambientali non mi pronuncio: lo utilizzo da circa un mese e credo sia un periodo di tempo troppo limitato per notare un qualche risultato da questo punto di vista.

Ho notato però che da quando lo uso, la mia pelle sembra arrossarsi di meno: semplice coincidenza? Lascio a voi l’ardua sentenza.

L’inci, come tutti i prodotti Fitocose, è ottimo e tutto verde.

Da quanto dice Porto Pietro in un articolo sul sito Fitocose (qui) dai semi di tamarindo si ricava uno zucchero, il cosiddetto  xyloglucano dall’alto peso molecolare che permette la formazione di un gel visco-elastico ,  uniforme e di alta compatibilità cutanea. La sua struttura ramificata esercita un effetto filmogeno-idratante comparabile a quello svolto all’acido jaluronico .

A quanto pare l’estratto di semi di tamarindo rappresenta una valida alternativa vegetale all’acido ialuronico da biotecnologia .

Anche il costo è ottimo per un siero di così alta qualità.

In conclusione per me è promosso.

E voi, l’avete mai provato? Vi siete trovate bene con altri sieri?

Un abbraccio virtuale.

Ciao!

firma blog copiaVERDE

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