Il Meliloto o Melilotus officinalis è una pianta appartenente alla famiglia delle Leguminose, diffusa ai margini dei prati e dei boschi. La droga costituita dalle foglie e dai rami fioriti freschi o seccati contiene la cumarina , la 3,4-diidrocumarina, l’acido orto-cumarico, il glucoside melitoside e flavonoidi .
Le sue proprietà sono legate all' azione anti edematosa utile sia in caso di gonfiore di origine infiammatoria o generato da stasi venosa, anche nelle contusioni, distorsioni ed ematomi superficiali.
Il meliloto infatti, grazie ai suoi componenti, in particolare alla cumarina, agisce sulle pareti delle vene, aumentandone la permeabilità, e, a livello linfatico, riduce i linfoedemi grazie, per mezzo dell’azione macrofagica, che stimola la proteolisi nei tessuti affetti da edema, trova impiego perciò nell’insufficienza venosa cronica accompagnata da senso di pesantezza e crampi notturni alle gambe, prurito ed edema .
La cumarina di per sé non presenta azione anticoagulante, ma la trasformazione chimica in dicumarolo provocata dall’essiccamento e dai successivi processi fermentativi dell’erba, è stata responsabile di grosse morìe di bestiame; il dicumarolo, infatti, agisce come antagonista della vitamina K, provocando emorragie inarrestabili.
Viene usato come droga contusa per infusi con il dosaggio di un cucchiaio da the in 1 tazza di acqua bollente, dopo infusione di 10 minuti si filtra e si assume lontano dai pasti.
Si utilizza anche come componente di creme contro la couperose sfruttando l' effetto anti arrossamento.
Non si utilizza visti gli effetti sulla coagulazione in allattamento e gravidanza .