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Flag of our Fathers

Da Gloutchov
Flag of our Fathers Può, una fotografia, cambiare le sorti di una guerra? Successe durante la guerra del Vietnam, quando apparve in tutto il mondo lo scatto di un ufficiale vietnamita che sparava alla tempia di un soldato americano. Foto che provocò la demoralizzazione delle truppe e un lento declino del conflitto. Successe durante la seconda guerra mondiale, quando la foto scattata a Iwojima riscaldò i cuori degli americani e li spinse a comprare i buoni di guerra e a rimpinguare le casse dello stato, completamente vuote e, sull'orlo del collasso. Una foto storica che permise di portare a termine il conflitto con i giapponesi, al termine della seconda guerra mondiale e... al proseguimento della storia così come la conosciamo oggi, perché, se non fossero arrivati quei fondi, l'America avrebbe dovuto tentare con un armistizio e, il Giappone ne sarebbe uscito vincitore. Il film racconta la storia di questa foto e, indirettamente, la storia degli uomini che innalzarono quella bandiera, e in particolare dei tre che sopravvissero a quella terribile battaglia. Il racconto avviene nel modo più classico. Il figlio di uno dei tre sopravvissuti, alla morte del padre, cerca gli altri due per conoscere la storia per intero. E così il film passa da flashback, a flashback di flashback, ad oggi. Scene di guerra, scene di propaganda, momenti di estasi, di terrore, di tristezza, si mischiano tra loro in una amalgama quasi perfetta. Una storia che parla di uomini, di sentimenti, di risentimenti e di opportunismo. Una storia mista di verità e di inganni. Una storia che racconta come andò veramente e che mette chiarezza su alcune vicende umane che rimasero, e sono rimaste, nascoste all'opinione pubblica, fino ad oggi (almeno a tutti coloro che non hanno mai svolto ricerche approfondite!).

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