Meraviglioso. Un brano magico; due artisti davvero unici, al giorno d'oggi. Il culto dei maestri come Bob Dylan non poteva trovare migliore concretizzazione se non in questo duo davvero fuori fuoco rispetto agli schemi dettati dallo showbusinness: stralunati quanto i Jethro Tull della tradizione più classica in stile "Ministrel in the gallery", attenti ai ricami vocali, precisi ed evocativi nel ricreare paesaggi d'un altro tempo. Cantilene riecheggianti gli animi hippie anni 70', tamburi marziali, incedere sognante ed una buona dose di spensieratezza li rendono unici, non di facile ascolto, di nicchia. E a noi piacciono così. O almeno voglio sperare che sia così.
Una menzione va fatta all'immagine di questo gruppo e alle copertine dei loro lavori: provate, artisti del settore, a presentarvi in studio vestiti come loro, con la loro faccia e magari tentate di proporre una copertina come quelle che potete vedere di sopra: un vero suicidio discografico che equivale a dire, di stì tempi, avere "le palle". E cubiche, per di più. Questo è rock.
I Fleet Foxes sono un gruppo folk rock statunitense formatosi nel 2006 che ha raggiunto la fama nel 2008 grazie all'omonimo album di debutto; disco d'oro in Gran Bretagna e disco dell'anno secondo Billboard e Pitchfork Media. La band è stata formata da due membri: Robin Pecknold e Skyler Skjelset. E sono di Seattle...niente grunge stò giro :P
"There's nothing I can do
There's nothing I can do
There's nothing I can say
There's nothing I can say
I can say..."
Non so loro, ma io posso dire di essermi innamorato...
Perchè i dischi migliori, a volte, non sappiamo nemmeno dove stanno di casa...
Fortuna che in musica è bello sentirsi ignoranti ;)
P.S. = voglio restare sempre ignorante in materia
R.Clockheart