Flep!
Titolo: Flep! Festival delle letterature popolari
Spostarsi. Viaggiare. Insieme. Incontrare. Scoprire. Condividere.
Queste sono alcune delle parole che mi sono venute in mente osservando la locandina del Flep!, il Primo Festival delle Letterature Popolari che si è tenuto al Parco Meda di Roma dal 12 al 16 settembre.
Il logo del Festival è infatti un pulmino che porta in giro con orgoglio il programma di un progetto nato dalla collaborazione fra gli autori di TerraNullius (se non lo conoscete ancora, sbirciate qui: www.terranullius.it) e l’associazione Ontheroad con il patrocinio del V municipio di Roma. L’obiettivo del Festival, raccontano, era quello di “riavvicinare la società civile alla cultura alta, ai valori della nostra tradizione letteraria e artistica, convinti che l’arte in tutte le sue sfaccettature sia l’unico motore ‘sano’ della civiltà, l’unica cosa in grado di raccontarci chi eravamo, chi siamo e cosa siamo in grado di fare”.
E sembra proprio ci siano riusciti. “Perché il vero cuore della manifestazione” scrivono gli organizzatori “non sono stati i seppur numerosi dibattiti, e le presentazioni di libri e i reading teatrali e i laboratori, e gli artisti esposti in mostra; e neppure la presenza di editori, autori e riviste, bensì il popolo, visto per una volta non come pubblico ma come protagonista”.
Nelle cinque serate del Festival non sono mancati loro, i libri: letti, discussi, raccontati con le immagini e la musica. Tra i tanti, ricordiamo il romanzo di Nanni Balestrini Vogliamo tutto (Derive Approdi), Eravamo bambini abbastanza di Carola Susani, edito da minimum fax, e Timira. Romanzo meticcio (Einaudi), firmato Wu Ming 2 e Antar Mohamed. E poi incontri con case editrici e riviste (tra le tante ricordiamo Antifanzine e Mamma!), il tutto accompagnato da concerti e DJ set.
Flep! è stato così letteratura, ma non solo. Nella Galleria Ipercontemporanea sono state infatti esposte le opere di quattro artisti che “si sono maggiormente distinti nell’utilizzo dei mezzi di stampa popolari o dei canali overground per l’esposizione di concetti grafici complessi e raffinati”: Toni Bruno, Davide De Cubellis, Veronica Leffe e Daniela Tieni.
E anche i più piccini sono potuti diventare artisti per un giorno grazie a un laboratorio di cicloscrittura curato dalla scrittrice Miriam Dubini, per creare in piena libertà con le parole e con le immagini.
Per (ri)vedere i momenti più belli della manifestazione, fate un salto sulla pagina facebook del Festival!
www.facebook.com/terranullius.it
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