flight

Creato il 03 febbraio 2013 da Albertogallo

FLIGHT (Usa 2012)

C’è stato un tempo, diciamo una decina d’anni tra gli Ottanta e i Novanta, in cui Robert Zemeckis dettava con autorevolezza le regole del cinema americano mainstream: Ritorno al futuro, Chi ha incastrato Roger Rabbit e Forrest Gump sono a loro modo film memorabili (specialmente il primo, che ha davvero segnato una generazione di piccoli cinefili). Poi qualcosa si è inceppato, e questo onesto mestierante dalle grandi ambizioni è finito a dirigere pellicole sempre meno significative. Flight, purtroppo, pur non essendo completamente da buttare via, non riesce nell’impresa di invertire la tendenza.

Storia di un pilota alcolizzato (Denzel Washington) che, pur salvando la vita di numerosi passeggeri in una sfiorata tragedia aerea, rimane invischiato in un processo penale per l’eccessiva presenza di alcol nel suo sangue il giorno dell’incidente, questo film non sa bene da che parte andare: inizia come un action adrenalinico (la scena dell’atterraggio d’emergenza è lunga e molto realistica), continua come una dolceamara commedia sentimentale (dopo l’incidente il pilota si innamora di una tossica conosciuta in ospedale) e finisce come un dramma sull’alcolismo (ma siamo ben lontani dai fasti di Giorni perduti o I giorni del vino e delle rose). Senza contare, poi, che per la maggior parte del tempo Flight risulta poco avvincente, molle, noioso, e che i personaggi di contorno rimangono tutti a un livello piuttosto superficiale (è il caso soprattutto del buffo spacciatore interpretato da John Goodman, che forse, se fosse stato sfruttato meglio, avrebbe potuto dare più brio alla pellicola). D’altro canto alcune trovate non sono male (bella, ad esempio, la scena della notte in albergo, in cui il protagonista si trova a dover lottare contro la tentazione di bere), l’interpretazione di Washington, candidato all’Oscar, è ottima e la lunga sequenza dell’incidente è assolutamente efficace. Anche la colonna sonora (con brani di Rolling Stones, RHCP, Cowboy Junkies e un Joe Cocker d’annata) è molto bella, per quanto un po’ scontata: Sweet Jane è sicuramente un gran pezzo, ma come commento musicale a una scena in cui una tizia si fa una pera… be’, si poteva pensare a qualcosa di un po’ più originale.

Flight, in ogni caso, è e rimane un film deludente e superfluo che, temo, verrà presto dimenticato. E, parafrasando proprio uno dei personaggi più famosi di Zemeckis, su questo argomento non ho altro da aggiungere.

Alberto Gallo



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