Flight

Creato il 15 febbraio 2015 da Nehovistecose

(Flight)

Regia di Robert Zemeckis

con Denzel Washington (Whip Whitaker), Kelly Reilly (Nicole Maggen), Don Cheadle (Hugh Lang), John Goodman (Harling Mays), Bruce Greenwood (Charlie Anderson), Tamara Tunie (Margaret Thomason), Melissa Leo (Ellen Block), Nadine Velazquez (Katerina Marquez), Brian Geraghty (Ken Evans).

PAESE: USA 2012
GENERE: Drammatico
DURATA: 139′

Lo scafato comandante di voli di linea Whip Whitaker riesce, con una manovra impossibile in volo rovesciato, a far atterrare un aereo in totale avaria e a salvare 96 passeggeri su 102. Diventa eroe nazionale, ma quanto ci metteranno gli inquirenti a scoprire che pilotava ubriaco di vodka e strafatto di coca?

Scritto da John Gatins, è il sedicesimo film di Zemeckis, che torna al live action dopo ben 12 anni di sperimentazione digitale (l’ultimo suo film con attori in carne ed ossa è Cast Away, del 2000). Nonostante l’impressionante, sublime, perfetta sequenza dell’incidente, non è ne un film sui disastri aerei ne tanto meno un aftercrash movie; è un film sull’alcolismo e sulla difficoltà degli alcolisti di ammettere il loro problema. A Zemeckis non sembra interessare nemmeno il discorso su una società che crea e decostruisce in tempo zero eroi usa e getta. Piuttosto, si pone interessanti domande: se Whip non fosse stato fatto e bevuto, avrebbe azzardato quella manovra che, oggettivamente, ha poi salvato un centinaio di vite? Le imprese vanno considerate straordinarie per il risultato o per il mezzo attraverso il quale lo si è ottenuto? Poteva uscirne un gran film sui se e sui ma, ma Zemeckis lo proietta verso un finale molto (forse troppo) “americano”, in cui il cattivo diventa buono attraverso la solita redenzione in extremis. Non che sia incoerente rispetto al resto del film, anzi, ma è l’epilogo che ci si aspetta dal minuto 30. Nonostante la maturità artistica raggiunta negli ultimi anni, Zemeckis non osa e si tiene sul politicamente corretto. Un film superiore alla media che coinvolge dall’inizio alla fine, ma che non convince mai davvero fino in fondo. Washington, preso in (apparente) controparte, è perfetto, ma è ottimo tutto il cast. E Zemeckis, nonostante una regia “comune”, si dimostra ancora grande nella direzione degli attori. Musiche del fedele Alan Silvestri.



Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :