Flop totale alle primarie regionali PD: "primo avviso", o "ultima chiamata"?

Creato il 16 febbraio 2014 da Tafanus

Ressa alle promarie regionali

Primo avvertimento, o ultima chiamata? Le primarie, di qualsiasi misura e su qualsiasi oggetto, sono state per anni il fiore all'occhiello del PD. Un forte segnale di recupero di potere da parte dei cittadini. Ora è giunto il momento di recitare un "requiescat" per le primarie, uccise (come i referenda pannelliani a colpi di 23 alla volta) dall'uso improprio di questo strumento. Da segnale positivo di restituzione di almeno una piccola parte di potere decisionale ai cittadini, la nuova "etica renziana" prima, e l'uso strumentale che ne è stato fatto poi (e che oggi ha toccato vertici di ridicolo impensabili in passato), hanno ridotto anche lk'istituto delle primarie in coma vegetativo.

-1) In attesa delle primarie che lo hanno visto opposto (e perdente) a Bersani, prima ha fatto un bordello immane per cambiare la regola statutaria (statuto approvato anche da lui) che prevedeva che il che segretario pro-tempore del PD fosse il candidato unico del PD alla premiership, in caso di primarie di coalizione; -5) Quando ha afferrato che operazioni di stampo berlusconiano del tipo -6) Quando si è iniziato a parlare di primarie per la Segreteria, ha ricominciato a fare il diavoletto a quattro (di nuovo!) per aprirle a cani e porci, e... UDITE, UDITE... per ri-modificare la regoletta che aveva cancellato alle precedenti primarie... Già... quella regoletta che cancellava - su sua richiesta urlata - il legame funzionale fra carica di segretario pro-tempore e candidato unico PD alle primarie di coalizione. Non è fantastico? Lottare ferocemente per cancellare una norma che era modificata su misura dei suoi -7) In questi giorni cani e porci hanno finalmente capito che a Renzi della "democrazia dal basso" e della "legittimazione popolare" non fotte un cazzo. -8)
-2) Poi ha fatto un bordello immane per aprire le primarie a cani e porci, iscritti e simpatizzanti (anche di altri partiti), e aveva tentato di
cancellare persino l'impaccio della "registrazione";
-3) Alla vigilia delle primarie, quando tutti i sondaggisti davano Bersani stra-vincente, ha iniziato una feroce campagna spargi-merda contro le primarie, denunciando "brogli organizzati" di cui era a conoscenza solo lui;
-4) A spogli completati, ha alzato i toni sui brogli, senza peraltro riuscire a dimostrarne neanche uno.
"ricontiamo.it" lo stavano gettando nel ridicolo, si è rassegnato a riconoscere la vittoria di Bersani.
"Desideri & Interessi", e che adesso, a fronte di sondaggi che buttavano bene per lui, voleva reintrodurre...
A lui interessano le poltrone a più piazze: quelle di sindaco-segretario-premier, e quelle altrui. Nei prossimi mesi scadrà il 70% delle alte cariche dei boiardi di stato. #enricostaisereno... pensavi davvero che Renzi lasciasse a te l'onore, l'ònere e la riconoscenza per la scelta dei nuovi boiardi?
Last but not least: oggi si è toccato il fondo: candidati alla segreteria regionale del PD atttaverso primarie di cui non era informato NESSUNO; in molte regioni, primarie su una candidatura UNICA. Avete capito bene. UNICA. E quasi sempre renziana, of course... Io avrei dovuto perdermi la lettura di un buon libro, l'ascolto di un buon CD, o la finale di Rio de Janeiro Fognini-Ferrer, per "recarmi" al seggio e votare per un Candidato Unico, mai sentito nominare, in primarie di cui NESSUNO fino a ieri mi aveva informato. In altri termini avrei dovuto andare a mettere una crocetta su UN nome (nessuna altra scelta possibile) non scelto da me, ma dal partito (Renzi, lei ne sa qualcosa, come Segretario?), e avrei dovuto legittimare col mio voto una non-scelta fatta nelle segrete stanze.

No grazie, caro Segretario. Avevo un'altra idea delle primarie. "...accà nisciuno è fesso...". Ed ecco come Repubblica narra del "Grande Flop":
Flop totale alle primarie per l'elezione dei segretari regionali - Fassina: "Colpa del pasticcio su Letta". Pochi in fila per votare i segretari del partito nelle varie regioni (Fonte: Repubblica)
In 14 regioni più la provincia di Bolzano oggi si è votato per i segretari regionali del Partito Democratico. In alcune regioni, come in Toscana, Puglia e Veneto, il Pd ha optato per una candidatura unitaria, in altre ancora - come nel Lazio con i renziani Bonaccorsi e Melilli a contendersi la segreteria - si sono sfidati solo i fedelissimi del sindaco fiorentino. Ma è il dato trasversale, quello della scarsa affluenza, a preoccupare maggiormente Largo del Nazareno. Nel Lazio, dove nel 2012 l'affluenza toccò quota 120.000, alle 13 solo in 18.000 avevano votato. Affluenza flop anche nelle Marche - peraltro teatro di liti interne per il caso Ceriscioli, dichiarato incandidabile - dove un'elettrice non ha esitato a sfogarsi: "Siamo fedeli ma disperati" [...]
In una nota Stefano Fassina dà la colpa del flop al pasticcio del Pd su Letta: "La drammatica caduta di partecipazione alle primarie per l'elezione dei segretari regionali è il riflesso della brutale scelta avvenuta giovedì scorso in direzione nazionale con la sfiducia votata a Letta. Larga parte del popolo democratico non ha capito quanto avvenuto e ha inviato un chiaro segnale. Inoltre, ieri in tante regioni ha pesato l'assenza del passaggio nei circoli cosicché il voto è apparso come uno stanco rituale plebiscitario per sancire accordi chiusi da un ceto politico autoreferenziale. Il Pd deve riflettere molto seriamente su quanto sta avvenendo e correggere la rotta prima di ricevere altre amare soprese" [...]
Intanto al di là della scarsa affluenza, emergono i primi neo-segretari regionali dem: il sindaco di Bari Michele Emiliano in Puglia, Dario Parrini in Toscana, Antonella Grim in Friuli-Venezia Giulia. Con molti renziani dati per favoriti, come Davide Gariglio in Piemonte, Alessandro Alfieri in Lombardia.


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