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Florens, Politica e Social Media

Creato il 12 novembre 2012 da Larivistaculturale @MePignatelli

Politica e Social Media, dalla campagna elettorale USA 2012

Florens 2012 si è chiusa con un commento del presidente Giovanni Gentile sulla portata che i social media hanno dato all’evento: la parola ‘Florens 2012′ ha raggiunto un milione di contatti.

L’innovazione di questo modo di comunicare ha fatto si che anche esponenti di riguardo del mondo politico italiano hanno risposto ai contenuti presentati da Florens e interagito attivamente. Dal Ministro Passera al Ministro Ornaghi che accettano interviste da blogger, a Matteo Renzi che investe in top tweets con l’hashtag ‘Florens2012′, al Presidente Napolitano che viene twittato e ritwittato, la sfera pubblica di dibattito e interazione sembra davvero avere un nuovo supporto anche in Italia.

Grazie alla facilità di costituzione di un account, sia su Twitter, che su Facebook, che su You Tube, tutti sono in grado di avere gli strumenti per partecipare alla conversazione. Le connessioni tra persone che si conoscono direttamente o che sono interessate agli stessi argomenti si fanno naturalmente e anche in tempi brevi. Le voci che un tempo circolavano in piazza, oggi circolano sui social media e questo costruisce un nuovo modo di aggregare e costituirsi dell’opinione pubblica. Anche la campagna elettorale americana si è combattuta a colpi di Twitter e i social media hanno davvero fatto la differenza per Obama.

In Italia, Florens 2012 ha dimostrato che la sua forza è stata di far interagire non solo i 35o partecipanti coinvolti e il pubblico presente, ma anche, attraverso i 7 blogger arrivati da tutto il mondo, i blogger locali e la stampa, i politici, che, con i social media, partecipavano al dibattito in corso nei Saloni di Palazzo Vecchio. Cosa che nel 2010 non si è verificata, e non perché i contenuti non avevano valore.

Napolitano ha espresso l’importanza del patrimonio culturale e Corrado Passera, alla fine, ha trovato il tempo per presentare le sue conclusioni da Ministro dello Sviluppo sul palco di Florens. “Si in effetti la cultura è l’unico modo per rimanere competitivi a livello globale. Investiamo in cultura, facciamone un settore trainante dell’industria, se gestito bene, ne ha la capacità”, ha detto.

Come blogger culturale coinvolta nel processo di comunicazione degli eventi, ho pensato ai nuovi impieghi che si potrebbero generare se l’intero patrimonio culturale Italiano avesse una sua finestra sul web. Ho pensato a quanto le nuove generazioni si potrebbero sentire parte delle ricchezze italiane se avessero il modo di condividerle con i loro amici, come meglio credono. Ho pensato a che svolta avrebbe l’Italia se accettasse i cambiamenti epocali che stanno accadendo nel mondo, come le rivoluzioni nei paesi del medio oriente che si sono organizzate attraverso Twitter e Facebook, con la stampa che riprendeva dai social media. Ho pensato come i nuovi movimenti democratici, in questo momento, possono davvero essere resi accessibili dalle nuove tecnologie.

Sarebbe un’Italia che cavalca le novità e l’innovazione, che non ha paura del nuovo, un’Italia davvero inserita nella sfera pubblica globale, quella dove milioni di chilometri di distanza non fanno la differenza, quella dove i contenuti di alta qualità si leggono su siti o blog fatti bene, sarebbe un’Italia che si dà un’opportunità di crescita, sarebbe un’Italia creativa più piacevole da vivere.

Da blogger del Team Internazionale di Florens2012 passo e chiudo.

Grazie a tutti per la straordinaria piattaforma di comunicazione culturale che avete creato.

© Melissa Pignatelli 2012



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