Floridia: minori immigrati costretti a vivere rinchiusi insieme ai malati mentali

Oggi Siracusa: pubblichiamo qui di seguito una segnalazione relativa alle condizioni in cui sono costretti a vivere gli immigrati, nello specifico i minori costretti a vivere in una struttura non adeguata e a condividere i propri spazi con persone con problemi mentali. Sono spesso frequenti le fughe di alcuni migranti dalla struttura, come ad esempio la fuga di alcune ragazze eritree fuggite dal centro poche settimane fà. I migranti una volta trovati vengono nuovamente rinchiusi nel centro.

Ad Augusta si risolve il problema dei migranti mandandoli in una casa di cura per pazzi, “Il Don Orione” struttura sita a Floridia dove vengono ospitati da sempre disabili e malati mentali e che da qualche mese ospita anche minori migranti costretti a convivere con persone con gravi problemi mentali che assumono quotidianamente farmaci, ma che l’effetto degli stessi non sempre riesce a far rimanere queste persone calme, costringendo i migranti minori ad assistere a scene di assoluto delirio e, a

volte, mettendo a repentaglio la vita degli stessi. Ma a tutto questo sembra che a nessuno importi, le associazioni a tutela dei minori sanno e tacciono, le istituzioni sanno e tacciono, sembra pure che l’istituto non sia provvisto di necessaria abilitazione per ospitare i migranti in quanto già investito di due autorizzazioni una per i disabili, l’altra per gli anziani e per legge non potrebbe averne una terza. La struttura non ha un mediatore culturale, i minori non hanno possibilità di uscire dal centro, costretti anche a una dieta uguale per tutti rigorosamente in bianco, sono abbandonati dentro questa struttura costretti a convivere con i pazzi. Dalle statistiche si evince che su circa 100 migranti arrivati in questo centro solo 15 sono stati trasferiti nelle case famiglia, tutti gli altri sono fuggiti prima.

Inoltre ci vengono anche segnalate situazioni in cui alcuni minori, che dopo essere stati ammalati e curati da gravi epidemie sono stati nuovamente riportati nel centro, senza tenere conto delle condizioni cagionevoli degli stessi.

Una situazione che mostra le lacune della legislazione e di tutto ciò che ruota attorno al mondo dell’accoglienza, e sulla mancanza di misure adeguate. Sempre più spesso si alimentano sospetti sui fondi destinati alle emergenze, lasciando forti dubbi, sulle scelte e su dove finiscono i fondi destinati. L’emergenza così gestita, alimenta spesso interessi privati, senza tenere conto delle minime condizioni psico-sociali dei migranti, spesso in fuga da paesi in guerra, che piuttosto che ricevere un dignitoso trattamento vengono abbandonati e dimenticati nei centri, in cui le uniche possibilità sono; o fuggire o convivere in situazioni fuori da ogni logica umana e razionale.