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FlowingRiver_RioAmazonas: la più grande installazione d’arte mai realizzata, simbolo dello sviluppo sostenibile, navigherà il Rio delle Amazzoni

Creato il 14 ottobre 2011 da Milanoartexpo @MilanoArteExpo
FlowingRiver_RioAmazonas: la più grande installazione d’arte mai realizzata, simbolo dello sviluppo sostenibile, navigherà il Rio delle Amazzoni

FlowingRiver_RioAmazonas, Antonio Barrese

“Compito dell’arte è anticipare il mondo che ancora non c’è, cioè stabilire sistemi di valori, esemplificare il paradigma di qualità. Sostengo che la qualità non sia determinata dagli uffici marketing delle multinazionali, ma dal fare artistico. Siccome l’Economia è fondata sull’Innovazione e sul divenire della Qualità, sostengo che all’origine della ricchezza vi sia l’arte, e non altro. Il Lavoro, cioè l’arte nel suo farsi. Affermo anche che: l’Arte è il lavoro che determina il suo proprio valore”. Questa dichiarazione di Antonio Barrese, riportata anche nel testo che segue – di Stefania Gaudiosi, curatrice – a questa nostra breve introduzione, pare a noi la migliore presentazione di un’opera colossale, che Milano Arte Expo seguirà in tutte le sue fasi: FlowingRiver_RioAmazonas. Una immane installazione composta da 100 natanti, che fluirà lungo il Rio Amazonas, da Manaus alla foce per oltre 3.000 Km., per fare, poi, tappa nelle principali città della costa.

FlowingRiver_RioAmazonas, testo di Stefania Gaudiosi

San Paolo, Brasile, ottobre 2011

L’arte degli ultimi cinquant’anni ha operato una rivoluzione, stravolgendo l’immaginario consueto che la relegava nel mondo finito degli oggetti.

L’arte cinetica e programmata, a partire dagli anni ’60, ha tracciato i primi segni sul territorio vergine che le nuove tecnologie e le nuove teorie estetiche offrivano agli artisti più intuitivi e all’avanguardia.

L’opera è esplosa. Ha sondato molteplici direzioni, riconoscendo altrettante origini, e si è data alla continuità di un processo in cui più forze entrano in gioco: è spazio e tempo insieme, forma dinamica che coglie in divenire la legge alla base di ogni formazione.

È continuità con il mondo, nel cui sistema s’insinua secondo le leggi fluide di metamorfosi continue, duplice specchio del caos e del cosmo, ma è anche l’origine della discontinuità, la vertigine, la rivelazione e la frattura, la crepa da cui s’intravede lo spiraglio di mondi nuovi.

Lo spazio che la ospita non è più ciò che la contiene ma ciò che, in eterno movimento, altera il suo trascorrere e interviene attivamente nelle sue trasformazioni. È uno spazio più vasto e, soprattutto, in dispersione.

È il luogo in cui ordine e disordine rivelano la legalità universale di ritmi contrari, alterni e complementari.

Centro di nuove formazioni, fucina di nuove, destabilizzanti informazioni, le cui perturbazioni innescano cambiamenti strutturali all’interno del sistema in cui agiscono.

Ma quale informazione veicola un’opera poetica? Quale informazione veicola l’arte?

Si potrebbe rispondere che l’informazione consiste in differenze che producono una differenza (sostanziale, necessaria e in sintesi suprema). Ed è una differenza che ha a che fare con un sistema di valori consolidato colto nella sua essenza e in essa rinnovato.

“La poesia rivela questo mondo; ne crea un altro”, scriveva Octavio Paz.

Una differenza che diventa paradigma, visione del mondo, immagine e senso.

La qualità contenuta nell’opera è dunque la sua specifica informazione ed è l’agente delle mutazioni. È energia, nutrimento dell’immaginario.

Così ha operato quella parte dell’arte contemporanea che ha opposto un atto di resistenza al progressivo degrado dei valori estetici ed etici, alla banalizzazione della merce, mantenendo fede al fatto decisivo che ci fa essere al mondo, sempre proiettati (Progetto da Projèctus, l’azione di gettare avanti) verso qualcosa, verso l’altro, nella tensione della poiesis.

Nel settembre del 1978 Iannis Xenakis, musicista, architetto e visionario, padre dell’arte multimediale, metteva in scena in Grecia il suo Polytope de Mycènes, una ciclopica “festa di luce, movimento e musica… inno gigantesco alle potenze notturne della Grecia dell’età micenea… nuovo genere, forse, di arte geografica”.

Fu un primo maestoso esempio di come l’arte possa mettersi in relazione con la Terra, con i popoli, la natura e la storia, con le caratteristiche fisiche e culturali di un Paese, con lo spirito dei luoghi.

Fu anche il necessario articolarsi delle ricerche avviate in seno all’Arte Cinetica e Programmata, ancora più audaci e rivoluzionarie quando si misuravano nelle progettazione di ambienti (il gruppo T, il GRAV, il Gruppo Effekt e altri), e in particolare degli ambienti programmati e sonorizzati (il gruppo MID e I Polytopes di Xenakis), intuizione precorritrice di tutte le articolazioni della New Media Art da una parte, dell’Happening e della Land Art, dall’altra.

FlowingRiver_RioAmazonas, è un’opera d’arte geografica. Lo è certamente.

FlowingRiver_RioAmazonas: la più grande installazione d’arte mai realizzata, simbolo dello sviluppo sostenibile, navigherà il Rio delle Amazzoni
È un’opera cinetica, programmata e interattiva a scala territoriale.

Antonio Barrese, designer e artista protagonista dell’Arte Cinetica e Programmata, attualmente impegnato in ricerche sui new media, sugli oggetti interattivi e sulle installazioni ambientali e immersive ad alta tecnologia, racconta così l’inizio di questa sua nuova avventura artistica:

“Lo scorso gennaio, Osram mi chiese il progetto di un grande evento transnazionale per il lancio di un’iniziativa legata alle energie rinnovabili.

La richiesta incrociava un’idea che stavo elaborando da alcuni anni: grandi opere ambientali, di dimensione quasi geografica…

Immaginai di far fluitare lungo il Danubio – fiume “transnazionale” per eccellenza, che attraversa gran parte dell’Europa – un numero imprecisato di natanti, trasportati dalla corrente.

Ero incerto se affidare il loro movimento solo alla corrente del fiume, valorizzando il caso, o se la navigazione dovesse essere controllata, facendo arrivare la “flotta” nelle grandi città in concomitanza con le manifestazioni promozionali.

Naturalmente le difficoltà logistiche sarebbero state molte, ma superabili per il prestigio del committente che poteva disporre di tante risorse.

FlowingRiver_RioAmazonas: la più grande installazione d’arte mai realizzata, simbolo dello sviluppo sostenibile, navigherà il Rio delle Amazzoni
Il progetto, per difficoltà di marketing, non andò a buon fine ma Osram mi suggerì di adattarlo all’area BRIC (Brasile, India, Cina).

Il consiglio è stato illuminante: il Brasile sarebbe stato il Paese più adatto.

Il Brasile è l’unico Paese ad aver dichiarato di voler perseguire uno sviluppo sostenibile, è attraversato dal Rio Amazonas, autentico simbolo dell’ecologia, è in via di sviluppo, desidera dimostrare innovazione, cultura, capacità imprenditoriale e organizzativa. Inoltre è un Paese magnifico, popolato da persone affabili e desiderose di fare bene”.

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Una colossale installazione composta da 100 natanti, navigherà lungo il Rio delle Amazzoni, partendo da Manaus per raggiungere l’Oceano.

Farà tappa nelle principali città fluviali e poi nelle più importanti città costiere.

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Ciascun natante sarà sormontato da una vela nordestina, le vele tipiche della Jangada, realizzata in materiale fotoriflettente, illuminata da oltre 50.000 LED RGB stroboscopici alimentati da cellule fotovoltaiche.

FlowingRiver_RioAmazonas: la più grande installazione d’arte mai realizzata, simbolo dello sviluppo sostenibile, navigherà il Rio delle Amazzoni
Un pallone aerostatico seguirà costantemente la flotta, registrandone le trasformazioni. Il viaggio durerà circa sei mesi.

Si tratterà, tra l’altro, di una smisurata opera interattiva. La gestione degli effetti luminosi, infatti, è controllata da un computer ma sarà anche possibile acquistare in internet porzioni temporali d’interazione con l’installazione e modificarne gli effetti cromatici e dinamici in tempo reale.

Il ricavato di questa vendita sarà devoluto a un fondo per la salvaguardia dell’Amazzonia.

FlowingRiver_RioAmazonas esprime la riconciliazione tra ambiente e tecnica, tra natura e necessità energetiche, tra spettacolo e benessere.

Promuoverà i valori dell’ecologia nella consapevolezza che la nostra sorte è connessa al nostro grado di competenza ecologica.

Dal suo centro poetico s’irradiano occasioni molteplici di trasferimento dei valori ecologici, economici, politici, etici.

Ogni componente dell’installazione invia un messaggio di fiducia nelle risorse della tecnica e dello spirito dell’uomo.

FlowingRiver_RioAmazonas: la più grande installazione d’arte mai realizzata, simbolo dello sviluppo sostenibile, navigherà il Rio delle Amazzoni
Perché, come sostiene Antonio Barrese, “L’arte è all’origine della ricchezza”, di ogni genere di ricchezza. E aggiunge: “Compito dell’arte è anticipare il mondo che ancora non c’è, cioè stabilire sistemi di valori, esemplificare il paradigma di qualtà. Sostengo che la qualità non sia determinata dagli uffici marketing delle multinazionali, ma dal fare artistico. Siccome l’Economia è fondata sull’Innovazione e sul divenire della Qualità, sostengo che all’origine della ricchezza vi sia l’arte, e non altro. Il Lavoro, cioè l’arte nel suo farsi.Affermo anche che: l’Arte è il lavoro che determina il suo proprio valore”.

La Casa dell’Innovazione, gestita con la collaborazione della Triennale di Milano, ospiterà gli eventi collegati a FlowingRiver_RioAmazonas (conferenze stampa, mostre, manifestazioni, seminari e workshop) e seguirà l’installazione in streaming, momento per momento.

La Casa dell’Innovazione ha una sede permanente a Brasilia, ma è anche una mostra itinerante delle innovazioni e delle eccellenze tecnologiche che segue FlowingRiver_RioAmazonas nel suo itinerario, diventando polo di attrazione delle attività comunicative e promozionali, connesse all’ecologia e alla sostenibilità.

Antonio Barrese, che da qualche mese vive tra San Paolo, Rio de Janeiro e Manaus, coordina il gruppo di lavoro che porterà avanti quest’impresa. Perché di un’impresa si tratta. E siamo solo all’inizio.

Si potrebbe compilare un diario di bordo su cui annotarne i quotidiani sviluppi giacché, come solitamente avviene nelle grandi imprese, tutto è in gioco e tutto va riscritto incessantemente, aggiornato, corretto.

Qualcuno ha suggerito di coinvolgere la Marina Militare per la gestione logistica della flotta. Qualcuno crede che sia un’impresa impossibile. Qualcuno, e sono in tanti, guarda a FlowingRiver come alla possibilità di recuperare quello slancio eroico e pieno di speranza, che l’arte negli ultimi tempi sembrava aver perduto, la possibilità cioè di rintracciare la sua peculiarità più intima, che è quella di dare vita ai sogni. E così, resistere.

FlowingRiver_RioAmazonas: la più grande installazione d’arte mai realizzata, simbolo dello sviluppo sostenibile, navigherà il Rio delle Amazzoni
FlowingRiver_RioAmazonas non sarà dunque solo una gigantesca installazione di arte cinetica a scala territoriale. Sarà un grande e complesso evento, simbolo dello sviluppo sostenibile, dell’attuale necessità che l’uomo torni a essere il protagonista del proprio destino attraverso una radicale difesa della vita.

E la foresta è la vita, vergine e indomata, che la nostra flotta iridescente andrà a salutare con il dono della luce, con la festa del colore.

È una sfida poetica.

Ogni opera d’arte convoca il mondo a un nuovo inizio.

Ogni opera poetica è collettiva. Alla sua creazione interviene il linguaggio di un’epoca, non come parola già usata, ma come parola in formazione.

FlowingRiver_RioAmazonas è cosa vivente. Non permette di fare previsioni esatte.

È un’impresa che si misurerà con il caso e con la fatalità. Attraverserà zone della foresta inaccessibili da terra, sonderà il cuore del mondo.

La lotta estenuante con le forze della natura, si muterà in una danza. Dall’adattamento al corso maestoso del Rio Amazonas, trasportata nei gorghi e nei vortici, restituirà luce e colore, come le cose della natura, come un fiore.

È una metafora smisurata.

La Natura può essere fecondata da una tecnologia buona.

Averne coscienza ci salverà.

FlowingRiver_RioAmazonas: la più grande installazione d’arte mai realizzata, simbolo dello sviluppo sostenibile, navigherà il Rio delle Amazzoni

 

Antonio Barrese
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