Quale vivente,dotato di sensi,non ama tra tutte le meravigliose parvenze dello spazio che ampiamente lo circonda, la più gioiosa,la luce, coi suoi colori,coi raggi e con le onde; la sua soave onnipresenza di giorno che risveglia? Come la più profonda anima della vita la respira il mondo gigantesco delle insonni costellazioni, e nel suo flutto azzurro nuota danzando.La respira la pietra scintillante,che posa in eterno,la pianta sensitiva che la risucchia,l'animale multiforme,selvaggio e ardente-ma più di tutti il maestoso viandante con gli occhi pieni di profondi sensi, col passo leggero, e con le labbra socchiuse. Quale regina della natura terrestre chiama ogni forza a mutamenti innumerevoli, annoda e scioglie vincoli infiniti, avvolge ogni essere terrestre con la sua immagine celeste-La sua sola presenza manifesta il meraviglioso splendore dei reami del mondo. Da lei mi distolgo e mi volgo verso la sacra,ineffabile misteriosa notte. Lontano giace il mondo-perso in un abisso profondo-la sua dimora è squallida e deserta. Malinconia profonda fa vibrare le corde del mio petto. Voglio precipitare in gocce di rugiada e mescolarmi con la cenere- Lontananze della memoria,desideri di gioventù, sogni dell'infanzia, brevi gioie e vane speranze di tutta la lunga vita vengono in vesti grigie, come nebbie della sera quando il sole è tramontato. In altri spazi piantò la luce le festose tende. Mai più ritornerà ai suoi figli che l'attendono con fede di innocenti ?




