Io nel camerino dei concorrenti!
Essere catapultati in una cucina che non si conosce in cui velocemente bisogna apprendere dove sono gli strumenti da utilizzare e gli ingredienti, seguire attentamente le indicazioni della produzione e della redazione, mantenere la concentrazione, tenere a bada l'emozione e cucinare in 10 minuti davanti alle telecamere di una TV nazionale è una condizione davvero ESTREMA e del tutto insolita.
Non vi nascondo che a tratti mi sono sentita una vera incosciente nel voler affrontare una prova del genere, un vero terno al lotto per me che con la mia emotività sarei potuta andare completamente nel pallone e fare una grandissima figuraccia. Ma il bello è stato proprio questo: METTERMI IN GIOCO, SUPERARE TUTTI I MIEI LIMITI, RISCHIARE e non privarmi di un'esperienza bellissima per la paura di fallire!
Tutto è cominciato diversi mesi fa, precisamente a maggio, quando la redazione del programma mi ha contattata via mail e poi telefonicamente per farmi una piccola intervista e per convocarmi per un provino. Ho subito accettato: ho sempre visto Cuochi e Fiamme come un gioco divertente e fresco, uno show televisivo "moderato" e senza eccessi in cui si sono sempre mantenuti toni allegri e pacati. Così a giugno mi sono recata all'appuntamento con la redazione, ho fatto il mio bel questionario di cucina a risposta multipla e mi sono messa in fila, seguendo le istruzioni di uno staff efficiente e super organizzato.
Ho avuto modo di conoscere molte persone socievoli ed interessanti; tutti aspiranti concorrenti con cui ho chiacchierato a lungo per ingannare il tempo, finchè è finalmente arrivato il mio turno: sono entrata in una stanza facendo coppia con una ragazza conosciuta lì ed ho trovato alcuni membri della produzione ad aspettarci. Mi hanno posto diverse domande, soprattutto "d'improvvisazione culinaria", chiedendomi di parlare di fronte ad una telecamera accesa... che imbarazzo! Ma è stato divertente anche quello. Ho terminato la mia video intervista e sono tornata a casa.
Quello che è successo dopo ve lo racconterò nei prossimi post, altrimenti dovrei scrivere un testo trooooooppo lungo! Voi seguitemi e restate sintonizzati: la puntata andrà in onda a dicembre e NON VORRETE MICA PERDERVELA o arrivarci senza conoscere tutti i RETROSCENA e le curiosità su Simone Rugiati e la nuova giuria???!!!
Ritorno subito alla cucina. La ricetta di oggi è quella di una focaccia a base di zucca estremamente soffice, realizzata con il lievito di birra.
Un prodotto da forno golosissimo che piacerà a tutti, ma proprio tutti! Soprattutto ai bambini!
Focaccia di zucca super soffice
In una mattina di domenica in cui mi sono resa conto di non avere pane per accompagnare l'antipasto del mio pranzo con ospiti, ho realizzato questa morbidissima focaccia utilizzando 1/2 dose di lievito di birra - quindi niente Colette al fine di accelerare i tempi di lievitazione. Il risultato è stato fantastico, se la sono completamente divorata.
Io l'ho servita in tranci per accompagnare della nduja ed altri salumi, ma voi potrete tagliarla in orizzontale, farcirla nei modi più svariati, e servirla a piccoli cubetti. Sarà un successone.
INGREDIENTI per una teglia 20 x 35:
- 270 gr di polpa di zucca già pulita
- 200 gr di farina 00
- 100 gr di manitoba + altri 100 da inglobare durante le pieghe dell'impasto
- 100 gr di farina di semola
- 200 gr di acqua
- 1/2 bustina di lievito di birra secco attivo (o 1/2 cubetto)
- 15 gr di olio evo + quello per spennellare
- sale qb
- 1 cucchiaino di miele di acacia (o di zucchero)
- rosmarino qb
PROCEDIMENTO:
- ridurre la zucca in cubetti
- portare l'acqua ad ebollizione e versarvi la zucca
- quando risultarà morbida, spegnere il fuoco
- scolare accuratamente la zucca tenendo da parte tutta l'acqua di cottura
- utilizzare uno schiacciapatate per ottenere una purea di zucca
- in una ciotola, posizionare a fontana le farine mischiate insieme al lievito in polvere
- disporre la zucca nella cavità centrale unitamente al miele
- cominciare ad inglobare l'acqua di cottura della zucca a filo lavorando continuamente l'impasto
- aggiungere l'olio ed un cucchiaio di sale
- lavorare il composto per almeno un quarto d'ora
NOTA: l'impasto risulterà molle, per cui se procedete a mano, vi suggerisco di utilizzare una spatola - magari in silicone - per lavorarlo più facilmente e per ripiegarlo ripetutamente su se stesso.
- coprire la ciotola con della pellicola da cucina e riporla in luogo tiepido e riparato per circa un'ora e mezza
- riprendere l'impasto
- inglobare gradualmente 50 gr di farina manitoba (preferibilmente setacciata) piegando ripetutamente gli estremi dell'impasto verso l'interno
- quando il composto risulterà omogeneo coprirlo e riporlo nuovamente a lievitare per circa 1/2 ora
- riprendere la ciotola
- inglobare ulteriori 50 gr di manitoba ripetendo esattamente le operazioni descritte sopra
- riporre il composto a lievitare per un'altra mezzora
NOTA: questa lavorazione vi porterà ad ottenere un impasto pieno di bolle d'aria, sofficissimo come pochi!
- prendere la ciotola per l'ultima volta
- versarne delicatamente il contenuto in una teglia rivestita in carta forno precedentemente unta con olio evo
- allargarlo con i polpastrelli unti fino a ricoprire la superficie della teglia
- irrorarlo con un filo d'olio
- coprirlo con della pellicola e lasciarlo riposare una mezzora
- riprendere la teglia
- con i polpastrelli unti finire di stendere l'impasto
- versare in un bicchiere un paio di cucchiai di olio, un pizzico di sale ed un goccio di acqua
- mescolare velocemente con un pennello in modo da ottenere un'emulsione chiara ed omogenea
- distribuirla generosamente sulla focaccia
- cospargere con gli aghi di rosmarino
- infornare sul livello medio/basso in forno statico preriscaldato a 250° acceso soltanto sotto per i primi 10 minuti
- proseguire la cottura per ulteriori 20 o 25 minuti a 200° in forno acceso sotto e sopra (ogni forno è a sè, perciò verificare continuamente la doratura della focaccia)
- sfornare e lasciar intiepidire sotto un canovaccio prima di servire