Focus - Murdoch avvia la successione, Lachlan promosso verso il n°1

Promuove i due figli a incarichi di primo piano, aprendo la strada per la sua successione e lanciando - secondo gli osservatori - Lachlan in pole position per diventare il prossimo numero uno dell' 'impero'. Rupert Murdoch nomina il figlio maggiore Lachlan co-presidente non esecutivo di 21th Century Fox e News Corp: il magnate si mantiene comunque il titolo di presidente esecutivo, ovvero di colui che ha l'autorità finale per decidere. Promosso anche l'altro figlio, James, che diventa co-chief operating officer di 21st Century e dividerà i suoi compiti e le sue responsabilità con Chase Carey.

Con la promozione Lachlan schizza a un ruolo superiore del fratello, a che a sua differenza è sempre rimasto all'interno del gruppo. Nessun ruolo, invece, per Elizabeth, la terza figlia del secondo matrimonio di Murdoch, che in passato ha criticato apertamente la gestione da parte di News Corp dello scandalo delle intercettazioni. Sarebbe stata proprio Elizabeth - secondo indiscrezioni - a chiedere, all'apice dello scandalo, la 'testa' di James, allora responsabile di News International. E sarebbe stata sempre Elizabeth a chiedere e ottenere l'estromissione di Rebekah Brooks da amministratore delegato di News International. Ai tempi dello scandalo con James alle corde e Lachlan non interessato a News Corp, Elizabeth sembrava lanciata ad assumere un ruolo di primo piano nel colosso dei media nonostante la sua decisione del 2001 di voler entrare nel mondo dei media con una sua iniziativa, fondando Shine Limited, società di produzione televisiva.

Ora con le nuove nomine, il capitolo successione per l'impero di Murdoch si riapre: ambedue le promozioni mostrano come Murdoch stia cercando di cementare il controllo del gruppo da parte della famiglia. La mancanza di promozioni per Elizabeth sembra in qualche modo tagliarla fuori dalla corsa alla successione. La 'guerra' sembra fra i due fratelli James e Lachlan. Con l'uscita del maggiore Lachlan nel 2005 da incarichi operativi, pur mantenendo un posto in consiglio di amministrazione, James sembrava il predestinato: Lachlan aveva deciso di abbandonare l'azienda di famiglia, dove era allora co-chief operating officer, per contrasti con il padre e con altri manager. L'addio di Lachlan a ruoli operativi aveva lasciato James come il più probabile successore: il 2012 è stato però un anno nero per James, costretto a lasciare la presidenza di News International con lo scandalo delle intercettazioni.

L'indebolimento di James e la contrarietà degli azionisti nei suoi confronti avevo spinto alcuni osservatori a lanciare l'ipotesi di Carey, chief operating officer del gruppo, con il quale proprio James si troverà ora a dividere le responsabilità. Il cambio della guardia arriva in un momento cruciale per News Corp e 21th Century Fox: News Corp, la divisione quotidiani, è alle prese con la debole performance della pubblicità sulla carta stampata; 21the Century Fox è invece alle prese con il taglio degli abbonamenti alla tv via cavo da parte dei consumatori americani e con l'aumento dei costi dei diritti sportivi. Alcuni analisti hanno speculato che la società potrebbe riprovare ad acquistare il 60,9% di BSkyb. I titoli di News Corp e News Corp, da quando si sono divise lo scorso giugno, sono saliti rispettivamente del 10% e del 13%, meno di quanto è cresciuto il Nasdaq