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Focus - Niente è come sembra

Creato il 24 marzo 2015 da Misterjamesford
Focus - Niente è come sembraRegia: Glenn Ficarra, John RequaOrigine: USAAnno: 2015
Durata: 106'



La trama (con parole mie): Nicky è un professionista della truffa, uno specialista cresciuto da un nonno ed un padre fuoriclasse del mestiere. Nel corso della preparazione della settimana del Superbowl a New Orleans con tutti i colpi che l'occasione offre è vittima del tentativo di truffa dell'intraprendente Jess, giovane e bellissima aspirante borseggiatrice: smascherata la ragazza e maturata la decisione di addestrarla e portarla a NOLA sotto la sua ala, Nicky orchestrerà una serie di truffe culminate con un raggiro ai danni di uno scommettitore in grado di mettere in crisi perfino la stessa Jess.Per evitare di cadere vittima del legame nel frattempo creatosi con la partner, al termine della settimana di eventi Nicky decide di scaricare malamente la ragazza, in modo che non ci possano essere influenze nello svolgimento del suo lavoro.Tre anni dopo, a Buenos Aires, Nicky è ingaggiato dal magnate e proprietario di una scuderia di auto da corsa Garriga, che vorrebbe tagliare fuori dal campionato il suo più acerrimo rivale: pianificato il progetto, Nicky si troverà però sconvolto da una scoperta in grado di mettere in difficoltà perfino un professionista come lui. Jess, infatti, pare essere la nuova fiamma dello stesso Garriga, ed i sentimenti torneranno a mescolarsi al lavoro: riuscirà Nicky a tenere le redini di entrambi? E sarà tutto esattamente come appare?
Focus - Niente è come sembra
Meglio ammetterlo subito: Focus - Niente è come sembra, nonostante la presenza di uno degli attori-garanzia di bottigliate più importanti del panorama delle bottigliate, Will Smith, non mi è affatto dispiaciuto, con tutti i suoi limiti.Certo, si tratta di un prodotto ad uso e consumo del grande pubblico, patinato all'inverosimile e fastidioso in numerosi passaggi, per nulla innovativo e legato al classico canovaccio della truffa cinematografica che ormai abbiamo imparato a conoscere a menadito anche rispetto all'illusionismo e la magia - da Nolan a Now you see me -, eppure devo ammettere di essere stato intrattenuto a dovere e di aver perfino sentito una certa tensione in almeno un paio di passaggi - su tutti, la sfida con lo scommettitore cinese al Superbowl, notevole nonostante l'utilizzo reiterato dell'abusatissima Sympathy for the devil degli Stones, comunque spiegato con una logica niente male poco dopo -, tanto da non aver patito troppo neppure l'ex simpatico Principe di Bel Air ed aver goduto della notevole presenza di Margot Robbie nonostante resti dell'idea dell'australiano proprietario della scuderia rivale del Garriga di Rodrigo Santoro a proposito del seno non troppo "prepotente", per usare un eufemismo.Il merito di questa mancata delusione, probabilmente, va assegnato ai registi Glenn Ficarra e John Requa, da queste parti in passato apprezzati per Crazy, stupid love e Il mago della truffa, che seppur alla loro prova meno convincente costruiscono un giocattolo che tutto sommato passa indenne alla visione senza avere speranze di rimanere nella memoria dello spettatore ma, dall'altra parte, senza neppure scomodare le peggiori incazzature da visione: certo, la mediocrità non è mai una buona cosa, e spesso e volentieri anche io preferisco avere materiale più interessante per scrivere che non cercare di arrangiarmi sulla tastiera affrontando il nulla, eppure devo ammettere che, per una serata da relax sul divano una cosetta come Focus funziona perfino quasi bene, ed accompagna l'audience senza richiedere troppo impegno permettendo ai più esperti di riposare i neuroni ed al pubblico occasionale di aver avuto l'impressione di aver assistito ad uno spettacolo più profondo di quanto in realtà non sia.Una truffa, in parole povere.Ma per quanto suoni assurdo detto da qualcuno che, considerato il numero di visioni alle spalle, dovrebbe considerare titoli come questo il male assoluto esportato da Hollywood in tutto il mondo, ho finito per farmi fregare volentieri, godendo della cornice prima di New Orleans e dunque di Buenos Aires, due città che mancano alla mia lista di viaggi compiuti ma che prima o poi mi piacerebbe davvero esplorare: mescolando questo ingrediente ad un ritmo tutto sommato sostenuto ed alla presenza della Robbie, il cocktail è risultato senza dubbio annacquato ma comunque dal buon sapore.
Considerate le premesse da zero assoluto che nutrivo in proposito, si può addirittura definire un successo per nulla trascurabile.
MrFord
"Gimme danger, little stranger
and I'll give you a piece
gimme danger, little stranger
and I'll feel your disease
there's nothing in my dreams
just some ugly memories

kiss me like the ocean breeze."
The Stooges - "Gimme danger" -

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