Debutto positivo per Rai Way a Piazza Affari, quinta ed ultima quotazione dell'anno dopo una serie di retromarce, che però non scoraggiano l'ad di Borsa Italiana, Raffaele Jerusalmi, a tracciare un bilancio «molto positivo» delle Ipo messe a segno nel 2014. «Da oggi - scherza - andremo anche in tv». Al primo giorno di contrattazioni Rai Way, collocata a 2,95 euro in fase di Ipo, alza l'asticella a 3,08 euro segnando a fine giornata un rialzo del 4,68 per cento. La nuova matricola, che ha offerto il 30,5% del capitale chiudendo il collocamento con una domanda due volte superiore all'offerta, ha incassato l'interesse di una settantina di fondi, tra cui il colosso americano BlackRock.
«Un segnale importante - secondo il presidente della società, Camillo Rossotto - perchè in questo mercato è fondamentale essere attraenti anche per fondi inglesi e americani». L'Usigrai, il sindacato dei giornalisti di Viale Mazzini, diventa socio con un pacchetto minimo di mille azioni e promette «battaglia» in assemblea per il «rilancio di un asset strategico». Dal canto suo, la controllata della Rai, ambisce a diventare «la maggiore tower company italiana» ed ha «grandi ambizioni di crescita». Gli occhi sono puntanti sulle torri messe in vendita da Wind: «siamo parte del processo in maniera attiva», spiega Rossotto, confermando indirettamente le indiscrezioni secondo cui la società delle torri per la trasmissione del segnale radio e tv della Rai avrebbe presentato un'offerta non vincolante in alleanza con un fondo per rilevare le torri di tlc.
Sul fronte interno, entrano in carica quattro nuovi consiglieri indipendenti e sale a sette il numero dei componenti del Cda, che si è riunito oggi dopo l'esordio in Borsa. Il successo di Rai Way dimostra che «c'è interesse per l'Italia e per le storie che potenzialmente possono avere successo», commenta il direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi. Mentre, per Credit Suisse, global coordinator insieme a Banca Imi e Mediobanca, questa operazione significa anche che «il mercato delle Ipo è aperto». L'importante è avvicinarsi alla Borsa con «gli strumenti giusti, accurate valutazioni e con storie convincenti». Nel 2014 a convincere sono state Anima Holding, prima matricola dell'anno, seguita da Cerved, Fineco, Fincantieri e Rai Way. In rampa di lancio ora c'è il gruppo Internet Banzai.