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Foggia: class action per i danni causati dalle buche sull’asfalto?

Creato il 13 gennaio 2014 da Yellowflate @yellowflate

Eugenio GargiuloUn’azione collettiva per ottenere il risarcimento del danno per le innumerevoli asperità sul manto stradale, per le fosse ricolme d’acqua, per i tombini dissestati e le insidie stradali di ogni genere presenti  lungo le vie cittadine del comune di Foggia: è quanto propone  il noto avvocato foggiano Eugenio Gargiulo, mutuando quella che è  l’esperienza legale già avviata in altre città italiane.

Troppi buchi nei marciapiedi e sulle strade del  Comune  di Foggia: sono poche le vie cittadine felici che possono vantare un manto stradale integro e curato. L’amministrazione, dall’altro lato, pensa a spendere i soldi pubblici in concerti di capodanno o a finanziare eventi del tutto indifferenti alla gran parte dei cittadini.

Intanto non c’è un’automobilista foggiano che, almeno una volta all’anno, non rompa una ruota o non incrini un cerchione a causa delle fosse sull’asfalto. Numerosi, poi, gli sventurati motociclisti che, a causa, di un’asperità sull’asfalto, finiscono nel reparto di pronto soccorso in prognosi riservata. Incalcolabile il numero di anziani che, quotidianamente, inciampano in un tombino divelto o in una mattonella pericolosa, procurandosi contusioni, ferite e , talvolta, fratture.

E all’atto della richiesta di risarcimento? L’amministrazione fa spallucce: “Non ci sono soldi”, dice. Così, il cittadino, che insieme al danno colleziona anche la beffa, si deve rivolgere all’avvocato per ottenere, con una causa, il risarcimento. Pagare un privato per avere, dal pubblico, ciò a cui si ha diritto: incredibile che più cerchiamo di rendere moderne e democratiche le nostre città , più si assiste a prevaricazioni di questo tipo!

Ma l’unione fa la forza. La minaccia di un singolo cittadino danneggiato non spaventa le casse erariali, né quelle di un Comune, anche il più piccolo. Però, se tutta la cittadinanza si unisce sotto un’unica bandiera, allora essa diventa più pericolosa e tale da riportare le spese dell’amministrazione entro le linee giuste: non più la “sagra della castagna”, ma il rifacimento integrale delle strade. A beneficio del traffico, della sicurezza e della qualità della vita di tutti.

Questo strumento esiste, e forse viene spesso ignorato. Si chiama “class action”. Si tratta di un’azione collettiva, promossa da molti, per ottenere il riconosciuto di un diritto comune.

La prima class action contro un Comune per i danni stradali verrà depositata, proprio in questi giorni, da uno studio legale di Bologna. I cittadini hanno deciso di promuovere l’azione collettiva contro l’amministrazione del capoluogo emiliano. Tutto in virtù della norma del codice civile (art. 2051 c.c.) che individua, nell’amministrazione comunale, il custode delle aree pubbliche a cui addebitare la responsabilità oggettiva della scarsa o assente manutenzione di strade e piazze.

Peraltro, di recente, la giurisprudenza ha ampliato i confini della responsabilità dei Comuni, rendendo di fatto molto più difficile, per l’amministrazione, potersi difendere dalla richiesta di risarcimento del danno: così, ad esempio, se la buca è poco visibile perché ricoperta di acqua piovana o anche quando la rete stradale sia particolarmente estesa.

La class action è stata introdotta in Italia da una legge del 1999 (Legge 99/1999). E a distanza di oltre quattordici anni è ancora scarsamente utilizzata nei confronti della pubblica amministrazione, che può essere chiamata in causa al pari dei concessionari di servizi pubblici. (D.lgs. n. 198/2009.)

Dall’esempio bolognese nasce , quindi, l’idea e la proposta dell’avv. Eugenio Gargiulo : intentare una “class action” di risarcimento dei danni sofferti, a causa del manto stradale disconnesso, nei confronti dell’amministrazione comunale di Foggia, rea di aver fatto davvero poco per evitare gravi inconvenienti sia agli automobilisti ed ai motociclisti, sia agli ancor  più “incolpevoli” pedoni!

Foggia, 13 gennaio 2014    Avv. Eugenio Gargiulo


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