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Foggia, persa anche la partita più inutile della stagione

Creato il 15 maggio 2011 da Radicalelibero

Santarelli 6.5. Giornata inoperosa. Qualcuno lo ha visto contrattare con una vedova silana l’acquisto di un prezioso ventaglio in seta per smuovere l’aria ferma dell’area di rigore foggiana e trovare conforto dal caldo agostano. Peccato che le trattative si siano svolte in occasione di quell’unica occasione seria capitata sui piedi della volpe Biancolino. Si riscatta alla grande nel finale. Qualche incertezza sulle uscite, ma se la cava sempre. Non abituiamoci, tanto partirà anche questo. Destinato
Caccetta 6. Sarà l’atmosfera da rompete le righe, ma, per una volta, non fa piangere ed incazzare peggio di una puntata di Elisa di Rivombrosa. Anzi, nelle battute finali si destreggia decentemente anche in fase difensiva. Un paio di volte fa anche bei cross. Tardivo
Regini 6.5. L’unica cosa che consola è che, pur in caso di promozione, sarebbe tornato alla casa madre blucerchiata. Nel suo destino c’è la serie B. E c’andrà. E’ la nota delle note positive dell’anno primo della seconda èra zemaniana. Anche quando potrebbe dormire, corre come un cavallo imbizzarrito. Meritava la fascia di capitano. Con lui, il Foggia perde un gioiello. Spreco
Kone 5.5. E’ il primo, l’ivoriano, a dire che, se dovesse rimanere Sdenko, allora anche a lui non dispiacerebbe riprovarci. Stranamente, in questo, è stato il più veloce di tutti. Gioca da play e randella che è un piacere. Ma non imposta che il minimo indispensabile. E, a volte, nemmeno quello.
Rigione 5.5. Come Costacurta, sopravvive perché, accanto, ha chi copre le sue magagne. Billy aveva Franz Baresi, lui, a proposito di Milan, Romagnoli. Indeciso in molte occasioni, si lascia bucare sul gol del vantaggio. Da regolare
Romagnoli 7. Il voto risente della continuità impressionante che ha contraddistinto tutta la sua stagione. Anche a Cosenza non ne sbaglia una. Il Varese già lo corteggia per affidargli le chiavi della difesa. Il Pakistan lo avrebbe chiamato per prevenire l’attacco dei droni Usa. Smentisce l’adagio: a fare per tre è sempre lui. Radar
Farias 5.5. Veloce ma poco incisivo. Il Foggia si butta a sinistra e lui resta fuori dal gioco d’attacco. Quando prova a fare tutto da solo, si scontra contro il lunghissimo Marino. Bisognerebbe proporgli sin da ora l’occasione del riscatto. I numeri ci sono, serve continuità. Prenda esempio da Romagnoli.
Agostinone 5. Veloce nel giorno in cui non serve a nulla. S’impegna ma è un po’ pasticcione. Non ha il piede caldo, sbaglia cross, lanci, passaggi e punizioni. Il disimpegno dei compagni ed un campo non proprio ottimo lo penalizzano. Va bene l’impegno, ma bisogna concretizzare, Oggi non lo voleva nessuno. Forse, nemmeno lui
Sau 5. Capocannoniere spento.
Laribi 5. Mai in partita, si è addormentato un paio di mesi fa e nessuna bella principessa è riuscito a farlo rinsavire. Il piedino ce l’ha addormentato e questo nuoce a tutto il Foggia, cui sono mancati, e tanto, i suoi suggerimenti ed i suoi spunti. Non rende quanto dovrebbe. Al San Vito non si vede mai. Do not disturb
Insigne 6. Lo scugnizzo di Frattamaggiore ha provato a graffiare. Solo lui, in pratica, ha creato qualche grattacapo alla difesa rossoblu. Da show l’azione del primo tempo con cui si beve un’intera difesa, per poi sparare su Marino. Al Napoli non serve. Al Foggia sì
Zeman 5.5. Di più non poteva fare. Questa è la squadra. Resta, non resta, resta non resta. La margherita passa a Casillo. Consola che, perlomeno, non ha subito l’imbarcata di fine anno.



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