Prosegue la campagna promossa da diversi soggetti della società civile, fra cui openpolis, per ottenere un Freedom of Information Act (FOIA) anche in Italia. Strumento indispensabile per una cittadinanza consapevole e partecipe al bene comune.
Abbiamo elaborato una proposta di legge che offriamo come contributo al Parlamento e al Governo: se approvata, consentirà a chiunque (non solo ai cittadini) di poter conoscere tutti gli atti, documenti e dati formati e detenuti dalle Pubbliche Amministrazioni, con poche e tassative eccezioni.
A seguire il manifesto della campagna a cui invitiamo cittadini, associazioni e i politici ad aderire.
“Vogliamo un governo del potere pubblico in pubblico. La cultura della trasparenza è la spina dorsale di un Paese avanzato. Conoscere le informazioni che ci riguardano (dai conti pubblici alla salubrità dell’ambiente in cui viviamo) non deve essere un’impresa per pochi, ma una possibilità e un diritto di tutti. Per questo FOIA4Italy lancia la sfida e chiede al Governo un Freedom of Information Act (FOIA) anche in Italia.
Il diritto di accesso è regolato da norme conosciute internazionalmente come Freedom of Information Acts (FOIA). In base ad esse la pubblica amministrazione ha obblighi di informazione, pubblicazione e trasparenza e i cittadini hanno diritto a chiedere ogni tipo di informazione prodotta e posseduta dalle amministrazioni che non contrastino con la sicurezza nazionale o la privacy. Oggi, in Italia, questo diritto non è ancora pienamente garantito e la mancanza di un FOIA italiano limita l’opportunità di essere cittadini attivi.
Avere accesso alle informazioni raccolte dallo Stato in nome dei cittadini e con risorse dei cittadini non è un’esigenza solo di giornalisti, lobbisti ed esperti.
È un diritto universale, che è alle fondamenta della nostra libertà di espressione perché è il presupposto di una nostra piena partecipazione come cittadini alla vita democratica.
Il diritto di accesso è fondamentale per tutelare i propri diritti nei confronti della pubblica amministrazione, conoscerne l’operato, per pensare insieme migliori politiche pubbliche, per analizzare problemi sociali ed economici, per contrastare corruzione e criminalità organizzata. Trasparenza e accesso per una relazione meno asimmetrica tra amministrazione e cittadino.
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha riconosciuto l’accesso alle informazioni detenute dai governi come diritto: oggi più di 90 Paesi democratici hanno un FOIA.
In Italia, nonostante diverse leggi sulla trasparenza, manca ancora uno strumento comparabile a un FOIA. La legge 241 del 1990 sul procedimento amministrativo è considerata tra le più restrittive d’Europa. Il Decreto Legislativo 33 del 2013 non ha ridotto i limiti entro i quali un cittadino può chiedere informazioni alla pubblica amministrazione e a poco più di un anno dalla sua adozione sono ancora più evidenti i limiti di un provvedimento che non prevede sanzioni per le amministrazioni non trasparenti. L’iniziativa FOIA4Italy non si accontenta di quanto fatto finora e chiede di più perché la linea di confine tra cittadinanza e sudditanza è ancora molto sottile.
L’iniziativa FOIA4Italy nasce dalla società civile. Il nostro scopo è ottenere, anche in Italia, strumenti già disponibili in molti altri Paesi per controllare l’operato dell’amministrazione e snellire il suo lavoro. Vogliamo norme sulla trasparenza moderne, di larga applicazione e facilmente utilizzabili dai cittadini.
Abbiamo quindi deciso di scrivere una proposta di legge che introduca, finalmente, anche nel nostro Paese una legge evoluta sull’accesso all’informazione: se approvata, la legge consentirà a chiunque (non solo ai cittadini) di poter conoscere tutti gli atti, documenti e dati formati e detenuti dalle Pubbliche Amministrazioni, con poche e tassative eccezioni.
La nostra visione è di mettere qualunque cittadino italiano che lo desideri in condizione di diventare agente di trasparenza. FOIA4Italy si batterà perché i cittadini sappiano a che punto sono i piani per gli asili nido pubblici; perché si possa scoprire dove sono gli investimenti promessi per contrastare la violenza domestica; per avere dati certi sulla situazione sanitaria della propria regione; perché si possano avere cifre precise su quanti sono gli esodati; per sapere di finanziamenti, incarichi e conflitti di interessi e per scoprire la corruzione che si cela dietro a un appalto prima che sia troppo tardi ed evitare così gli enormi sprechi e ritardi che abbiamo visto negli ultimi anni.
Ma più semplicemente il FOIA serve anche a te quando non sai a che punto è la tua richiesta di visita specialistica all’ospedale, quando un call center comunale ti lascia in attesa per ore; quando non sai perchè il tuo permesso di soggiorno tarda a venire rinnovato.
Un FOIA italiano aiuta a combattere la corruzione e quindi fa risparmiare. Negli Stati Uniti, dove la legge sul diritto all’informazione è una risorsa cui i cittadini ricorrono di frequente, il costo totale annuo per l’applicazione della legge è inferiore a $1,4 per ogni cittadino. Agli italiani la corruzione pubblico-privata costa 1.000 euro a testa all’anno. Anche una piccola diminuzione della corruzione ripagherebbe i costi di applicazione della legge.
Sapere quello che ci riguarda non dovrebbe essere un’impresa.
Il nostro interesse legittimo è poterci occupare delle nostre comunità.
Chiediamo di sapere per poter analizzare, capire, agire.
Perchè FOIA4Italy non resti sulla carta, ci impegnamo a diffondere con eventi, iniziative e attività nei prossimi mesi i contenuti della proposta e cercheremo di incontrare cittadini e organizzazioni per far conoscere i vantaggi dell’avere un FOIA anche in Italia.
Unisciti a FOIA4Italy per chiedere al Governo italiano
un vero Freedom for Information Act!”