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"Folletti" e "elfi" catturati in video

Creato il 12 giugno 2010 da Zonwu
"E' la prima volta in Europa che siamo in gradi di utilizzare riprese ad alta velocità per rilevare i fenomeni luminosi transitori che hanno luogo nella alta atmosfera" spiega Joan Montanya, co-autrice dello studio e ricercatrice del Dipartimento di Energia Elettrica del Politecnico di Catalogna. "I cosidetti 'folletti' (nella forma di una carota o di colonna) e gli 'elfi' (con forma ad anello)".
I "folletti" e gli "elfi" ai quali si riferisce Montanya non sono quelli delle leggende e del folklore nordico, ma dei fenomeni atmosferici luminosi che si verificano nell'alta atmosfera, generalmente a quote che superano i 60 km, in una zona scherzosamente definita "ignorosfera" per sottolineare il fatto che la scienza non ha nozioni approfondite su quelle zone remote dell'atmosfera.
I "folletti" (SPRITES) partono di solito dalla mesosfera e si estendono fino alla ionosfera, a circa 100 km di altezza, ma possono anche svilupparsi verso il basso. Sono generalmente di dolore rosso, con alcune tinte blu, ed assumono la forma di carota o di colonne luminose.
Gli "elfi" (ELVES - Emissions of Light and Very Low Frequency Perturbations from Electromagnetic Pulse Sources) invece sono anch'essi fenomeni luminosi, ma che hanno forma differente. Sono generalmente a forma di anello, raggiungendo il diametro anche di 400 km, e si generano solitamente nella ionosfera sopra le nubi temporalesche.
Sebbene questi fenomeni siano ben fuori dalla portata di un comune essere umano con i piedi ben piantati per terra viste le elevate altezze e la durata in termini di millisecondi (anche se non è del tutto impossibile vederli), sono noti ai piloti ed agli scienziati atmosferici, oltre agli equipaggi degli Shuttle che, dalla loro prospettiva privilegiata, sono anche stati in grado di filmarne qualcuno.

I rapporti sulla presenza di fenomeni luminosi nell'alta atmosfera risalgono alla fine del 1800, ma l'ufficiale scoperta di elfi e folletti è avvenuta il 6 luglio del 1989 grazie al lavoro del professor John R. Winckler, della University of Minnesota, che con una telecamera montata su un razzo è riuscito a filmare questi bizzarri eventi luminosi.
Cosa genera elfi e folletti? I fulmini. Sono infatti il risultato di scariche elettriche estremamente potenti che si verificano durante i temporali. Non tutti i temporali sono in grado di generarli, e solo il 10% delle "scintille temporalesche" idonee sono in grado di generare un folletto o un elfo.
La nuova ricerca, pubblicata sulla rivista Journal of Geophysical research, mostra come ci siano più elfi e folletti sopra le nubi temporalesche che è possibile trovare in alto mare rispetto a quelle terrestri, suggerendo che le prime possano sviluppare energie tali da rendere il fenomeno più frequente, soprattutto durante l'inverno.
I ricercatori hanno anche potuto osservare come due o più folletti possano interagire tra di loro, e scoperto alcuni dettagli sulla loro struttura elettrica. "Tutti questi fenomeni sono legati alle tempeste, in particolare quelle invernali, ma sembrano apparire in sistemi convettivi che producono fulmini ad alta energia" spiega Montanya.
Le riprese sono state possibili grazie a telecamere ad alta velocità, munite di intensificatori di luce, posizionate sul Mediterraneo tra Italia e Spagna, e puntate sulle tempeste invernali che si abbattono sul nostro mare. "Le osservazioni hanno reso possibile non solo catturare immagini di questi eventi brevissimi, ma anche studiare la struttura e la dinamica di queste scariche elettriche uniche".
Montanya continua dicendo che "capire la fisica dietro a questi eventi ci aiuterà a proteggerci meglio". Proteggerci da cosa? Da fenomeni come i raggi gamma di origine terrestre, che si sviluppano anch'essi sopra le tempeste e che suscitano molto interesse anche nell' Agenzia Spaziale Europea, che ha in programma di monitorare questi curiosi lampi attraverso un modulo aggiunivo della Stazione Spaziale Internazionale, che verrà lanciato nel 2013.
Storm elves and sprites recorded on video

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