Durante la partita, la direzione di gara di Mazzoleni, era stata a detta dell'ambiente pescarese, definita quantomeno sfavorevole ai delfini biancocelesti, ma difficile determinare se per errori umani o per motivi di altra natura.
Le dichiarazioni a fine gara del presidente del Pescara Davide Sebastiani, tratte da Gazzetta dello Sport, sono però inequivocabili: "C'era un rigore netto a nostro favore per un mani di Andreolli su giocata di Sculli. Ho chiesto il motivo della mancata concessione del penalty, a fine partita, e mi aspettavo una frase di circostanza, del tipo... non ho visto. Invece ha detto a me che non se la sentiva, e a Delli Carri e alla presenza di testimoni non solo del Pescara calcio, ha detto: 'Dovete imparare a parlar bene in settimana'. È chiaro come si riferisca alle mie dichiarazioni di questa settimana, quando mi sono lamentato delle mancate tutele ai danni del mio club. Testimoni? Eravamo in 20, figuriamoci. Gli ispettori federali erano presenti e hanno raccolto la denuncia".
Denuncia immediata alla Procura Federale, che ha ritenuto ci fossero gli estremi almeno per raccogliere la testimonianza del presidente abruzzese e di altri testimoni. Il caso è grave e potrebbe aprire un precedente nel mondo arbitrale, se fossero confermate le accuse ci troveremmo di fronte ad un chiaro caso di "campanilismo", ovvero di ripercussioni su una squadra a difesa della classe arbitrale ritenuta offesa da dichiarazioni fatte da tesserati in settimana.
Non è la prima volta che a seguito di dichiarazioni forti prima di una gara, si creassero poi situazioni "discutibili" durante il corso della partita, ma mai era stato dichiarato a voce da un direttore di gara. Secondo quanto raccolto dagli organi di stampa, l'arbitro Mazzoleni è stato definito dalla dirigenza pescarese "prevenuto" e "in malafede", e sono determinati, tramite la Procura Federale, a fare luce sulla faccenda riguardante la gara contro il Chievo.
(pubblicato su IBTimes)
di Cristian Amadei
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