Ad ornamento della piazza antistante l’ex palazzo della Manifattura di Tabacchi.
Nel 1865 papa Pio IX, Mastai Ferretti (1846-1878), volle far costruire una fontana monumentale, a condizione che “…non disturbasse la veduta del prospetto della fabbrica principale a certa distanza”.
L’incarico venne affidato all’architetto Busiri Vici il quale, senza molta fantasia, si limitò a trarre ispirazione ed elementi da altre fontane romane, realizzandone tuttavia una nuova abbastanza dignitosa ed elegante.
La fontana poggia su un basamento di tre gradini a pianta ottagonale e si compone di una vasca di travertino, pure ottogonale, nelle cui specchiature gli stemmi papali si alternano a quattro targhe contenenti la seguente iscrizione: PIO IX P.M. ANNO DOMINI MDCCCLXV PONT,XX
Al centro della vasca, sopra un piccolo piedistallo ottagono, quattro delfini con le code intrecciate sostengono un elegante catino centinato, in mezzo al quale quattro putti sorreggono un secondo catino a sagoma rovesciata dal cui centro si eleva un nutrito zampillo d’acqua che, attraverso le quattro protromi leonine del catino inferiore, si riversa in getti sottili nella vasca sottostante.
Nell’impostazione generale della fontana (gradini esterni e vasca ottagonale, balaustro centrale e catini sovrapposti), osserva Cesare D’Onofrio, “..l’architetto tenne presente innanzitutto la vicina fontana di S. Maria in Trastevere e il modello dellaportiano di Madonna dei Monti.
Per i quattro putti si ricordò di quella, anch’essa dellaportiana della piazza di Aracoeli; infine col suo catino superiore rovesciato a scaglie, quelle del Maderno-Bernini di piazza S.Pietro.”La fontana avrebbe necessità di un restauro conservativo, sopratutto nella parte del catino superiore dove i protromi leonini sono nascosti dal nero della vasca.