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Fonte di Sant'Ugo. Che facciamo?

Da Laperonza

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Dal Blog di Arkeo - Sono passate oltre due settimane da quando abbiamo appreso, a mezzo stampa, dell’interessamento del Comune circa le sorti della Fonte di Sant’Ugo, affioramento di acqua sulfurea ritenuta tradizionalmente miracolosa e attribuita all’intervento del Beato titolare del nostro bene storico-artistico più prezioso, acqua raccolta in una fonte rurale storica il cui valore sia affettivo che culturale è indiscutibile. L’appello, lanciato dal parroco Don Umberto dalla nostra pagina Facebook, era stato raccolto ovviamente da noi e dall’associazione Il Labirinto, per poi essere preso in carico dall’Assessore Lucentini che si era impegnato a trovare una soluzione con il privato proprietario del frustolo dove insiste la fonte.

Dal canto nostro già da allora rilanciammo una nostra vecchia idea su come rivalutare tutte le fonti del territorio montegranarese: una sorta di adozione delle stesse da parte delle tante associazioni presenti in città, ognuna delle quali si dovrebbe impegnare a tenere in ordine la “sua” fonte. Non abbiamo avuto più modo di parlare della questione con l’Assessore ma crediamo sia opportuno tornarci sopra quanto prima. Per questo suggeriamo la convocazione di un incontro con le realtà associative che siano interessate alla questione per valutare il da farsi. Ovviamente dovrebbe occuparsi del tutto l’Assessore che ha già manifestato il suo interessamento sul giornale. Attendiamo istruzioni.

Luca Craia


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