Anche i sogni dei genitori africani sono, come del resto in ogni angolo del mondo conosciuto, quelli che i loro figli possano avere un futuro decisamente migliore del proprio.
Ma se, fino a qualche tempo fa, il riscatto sociale e un luminoso avvenire scaturivano per questi padri e queste madri dall'impegno dei figli negli studi, a costo di qualunque anche oneroso sacrificio, oggi non è più così.
Le cose sono cambiate e di parecchio.
I media, in Africa come altrove, propongono, infatti, nuovi accattivanti modelli di vita.
Modelli in apparenza vincenti.
E se per le ragazze "fare la modella", o meglio ancora l'attrice in qualche soap-opera o la "velina" in tv, è un'aspirazione caldeggiata magari anche in famiglia, per il figlio maschio il top è quello di sfondare nel mondo del calcio.
Insomma il velinismo e il vippismo nostrano hanno raggiunto, via cavo, anche il continente africano.
Personaggi come Roger Milla e George Weah, a partire dagli anni '90 hanno fatto presa e come sull'immaginario collettivo africano.
E si capisce anche il "perché", specie se si guarda alle cifre guadagnate da questi campioni e ai magri stipendi di un qualsiasi impiegato o, funzionario o militare ,pagati (se e quando) nei Paesi africani.
Lo stipendio mensile del giocatore dell'Inter,Eto'o, rappresenta , ad esempio, tre volte il bilancio dell'intera federazione di calcio camerunense.
Vi pare poco?
Accade così che "qualcuno", il talent-scouts di turno, dall'altra parte del mondo, ne approfitti subito per fare il "proprio" affare.
In breve accade che moltissimi giovani(è più esatto però dire giovanissimi anche di 12-13 anni)) africani,con parecchi sogni in testa e grosse ambizioni, vengano selezionati e scelti per venire a giocare in Europa da individui dall'affare "troppo facile".
Ma... per migliaia che ne arrivano, coloro che riescono nell'intento si possono contare sulle dita di una sola mano.
E gli altri?
Per gli altri c'è frustrazione e vergogna per non essere poi riusciti a concretizzare il sogno. E quindi una forma di abbandono, che s'identifica sovente con il vivere alla giornata, immersi in una forma di apatia e straniamento, disponibili a qualunque cosa, pur di non tornare indietro.In Africa.A casa.
Allora ?
Allora su questi traffici umani, non meno che su quelli riguardanti prostitute e bassa manovalanza maschile, occorre sorvegliare.
E farlo con la massima attenzione e la dovuta severità da parte di chi ne ha sia l' autorità che la competenza .E tanto in Africa quanto in Europa.
Ma perché questo sia.... bisogna parlarne e tanto.
Dai giornali e dagli schermi della tv.
Occorre, in parole povere, fare opinione.
Mettere il "cosiddetto" dito nella piaga, perché la gente sappia e trovi così la forza di sdegnarsi.
E" mai più"... vite spezzate.
Nè uomini, né donne, né giovani, né giovanissimi.
Anche questa è solidarietà con l'Africa.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
![Calcio Calcio](http://m2.paperblog.com/i/50/505450/foot-ball-africano-il-giovane-talento-usa-e-g-L-TndV6o.jpeg)
Insomma basta sacrificare giovani e giovanissimi ad un immaginario successo