foto Guido Gilberti
Saranno due i ragazzi dei Giaguari che domenica scenderanno sul campo di casa del Primo Nebiolo con la maglia della nazionale under 19, per affrontare la Spagna nel match di pre-qualificazione agli Europei giovanili di football. Stiamo parlando di Edoardo Panato, runningback, e Alessandro Cavalletti, cornerback. “Non abbiamo mai giocato contro i nostri prossimi avversari e sappiamo poco di loro” spiega quest’ultimo, “i ragazzi della nazionale dell’anno scorso ci hanno dato qualche suggerimento e noi siamo pronti e carichi per portare a casa il risultato”. La Spagna non sembra irresistibile, anche se le rappresentative under 19 si rinnovano continuamente, innalzando il loro livello medio ogni anno. “Non sottovalutiamo nessuno” prosegue Alessandro, “per adesso abbiamo preparato la partita da un punto di vista mentale. Domani nel primo pomeriggio ci troveremo per lo scouting, studieremo come attaccare la loro difesa, vedremo gli schemi e le chiamate. E domenica scenderemo in campo per vincere”.
Il kick off è previsto per le 13.30 e l’ingresso è gratuito. È un match dentro-fuori per l’Italia, che con la vittoria si assicurerebbe il passaggio alla fase di qualificazione successiva. Il Blue Team si presenta alla sfida dopo la sconfitta rimediata la settimana scorsa contro il team USA AFW Elite, high school americana di buon livello. “Si è vista differenza atletica, tecnica e mentale” amette Alessandro Cavalletti, “loro si allenano di più sotto tutti i punti di vista e lavorano insieme da molto più tempo rispetto a noi, che ci siamo trovati per la prima volta a inizio anno e che ci raduniamo solo in qualche occasione”.
Della nazionale giovanile fanno parte anche altri due Giaguari: Ivano Ronco, coach dell’under 19 giallonera, degli special teams e dei running backs in azzurro, e la free safety Riccardo Maritano, che domenica sarà riserva. Nell’ultimo anno questi tre ragazzi hanno condotto la stessa vita sportiva, giocando il campionato di categoria, lavorando con la squadra senior ed entrando nel Blue Team a gennaio. E se il football americano esalta già di per sé il valore della squadra e il senso di appartenenza al gruppo, è chiaro che in nazionale questi aspetti siano ulteriormente amplificati, dal momento che i ragazzi sanno di dover rappresentare il proprio paese. Ne sono orgogliosi.
“Questo sport mi ha sempre appassionato e ho deciso di venire qui per giocare in una squadra con cui crescere” conclude Alessandro, detto “Iena”, nato a Pescara 18 anni fa ma giunto a Torino a settembre per giocare nei Giaguari, “ora posso allenarmi seriamente e alla fine del liceo proverò ad andare negli Stati Uniti per completarmi sportivamente e tentare una carriera nel football”.