Force India e Ferrari puntano il dito contro la Pirelli

Ferrari e Force India hanno criticato aspramente la Pirelli per la decisione di reintrodurre le gomme del 2012 durante la fase centrale del Campionato, rovinando l'equilibrio raggiunto nella gestione dei pneumatici con le rispettive vetture. L'origine di questa polemica va individuata nel calo prestazionale della F138 e della VJM06 a partire dal Gran Premio di Gran Bretagna, dove le frequenti esplosioni delle PZERO hanno portato la casa italiana ad un clamoroso retro-front, obbligando i team di F1 a rimontare i pneumatici dotati di struttura in Kevlar poichè giudicati più sicuri in ottica gara.
Fernando Alonso, pilota di punta della Scuderia di Maranello, ha dichiarato a tal proposito: "Siamo partiti alla grande, vincendo in Cina e Spagna. Purtroppo il ritorno ai pneumatici Pirelli 2012 ci ha penalizzati dal punto di vista prestazionale, rallentando la nostra rincorsa al Campionato."

Andy Green

Andy Green, Direttore Tecnico del team Force India, ha sostenuto l'ipotesi di Alonso puntando il dito contro Red Bull e Mercedes, ree di aver imposto un cambiamento in corsa alla Pirelli per migliorare il proprio rendimento in pista: "Inizialmente Red Bull e Mercedes non erano in grado di replicare allo stadio di comprensione dei pneumatici della Ferrari. Hanno deciso allora di pressare la Pirelli affinchè riportasse i vecchi pneumatici, riuscendo a sovvertire l'ordine del Campionato. E' stata una mossa politica ingiusta, perchè anzichè premiare i team più bravi nello sviluppo della vettura 2013, ha aiutato coloro che si trovavano in difficoltà."
Guardando alla situazione della propria scuderia, Green ha poi aggiunto: "Noi rientriamo nello schieramento dei team penalizzati da questa scelta. La nuova struttura in Kevlar ha aumentato notevolmente il sottosterzo della vettura nelle curve veloci, oltre che rovinare l'aerodinamica nel corpo posteriore della nostra vettura. Ovviamente, con l'avanzare del Campionato, siamo stati costretti a prendere la decisione di lasciare le cose come stavano, concentrandoci sullo sviluppo della vettura del prossimo anno. Ora non possiamo fare altro che limitare i danni."