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Forconi: continuano le proteste e le polemiche

Creato il 12 dicembre 2013 da Webnewsman @lenews1
Forconi: continuano le proteste e le polemiche Pubblicato da Lance B. Johnson

Forconi: continuano le proteste e le polemiche

Il Movimento dei Forconi oggi è sulle prime pagine di tutti i giornali, ma in realtà la sua origine risale ad oltre un anno e mezzo fa. All’inizio sono stati principalmente agricoltori, allevatori e pastori a dare il là alla protesta, partendo dalla Sicilia: obiettivo, manifestare il proprio disappunto per una politica che ha dimenticato i veri problemi dei lavoratori.
La prima azione eclatante fu quella degli autotrasportatori, che, in pratica, bloccarono l’isola per quasi una decina di giorni, protestando contro il continuo aumento delle accise sulla benzina.
Se, con il passare dei mesi, il movimento è sempre rimasto attivo ed è cresciuto, creando una propria pagina Facebook, un sito internet e dandosi uno statuto, è il 9 dicembre che il Movimento dei Forconi è tornato dritto in prima pagina con l’organizzazione della manifestazione “Fermiamo l’Italia“. La protesta, questa volta, è contro il governo centrale guidato da Letta e la politica di austerity: numerosissime piazze delle principali città italiane sono state coinvolte, prendendo di mira le sedi della Agenzie delle Entrate.
Autotrasportatori e agricoltori non sono più da rimasti soli, ma tutte le altre categorie di lavoratori colpiti dalla crisi si sono uniti alla protesta. Non sono mancati anche i gruppi di estrema destra come Casa Pound e Forza Nuova e alcune componenti isolate di qualche centro sociale. Purtroppo si sono mescolate anche alcune frange violente di ultras e durante le varie manifestazioni non sono stati pochi i casi di disordini, specie a Torino e Genova.
Proprio verso queste derive violente è intervenuto con decisione il Governo, sia per bocca del premier Letta, sia, soprattutto, con il vicepremier e Ministro dell’Interno Alfano, che ha posto un ferreo limite: quello del rispetto della legge. Alfano ha sottolineato come il sostegno delle autorità ci sia anche nei confronti di chi manifesta dissenso, purché lo faccia nel rispetto delle leggi. Minacce come quelle fatte dal Movimento dei Forconi di far chiudere le attività commerciali o di bloccare i camion dei rifornimenti di carburante, non possono essere tollerate. A maggior ragione non può essere accettato quanto successo, in particolare, a Torino, con scontri che sono degenerati in episodi di violenza. Sugli ultimi fatti verificatisi e sulla posizione che il governo intende mantenere, il Ministro Alfano, a breve, riferirà in parlamento.
Parole che non hanno certo placato gli animi dei più accesi contestatori, che per i prossimi giorni hanno confermato l’intenzione di proseguire con la protesta e di mettere in atto azioni eclatanti. Va sottolineato, però, che anche i leader dei Movimenti dei Forconi, hanno preso subito le distanze dalle frange violente dei manifestanti, sottolineando come la grande maggioranza delle persone che protesta lo faccia in modo pacifico e solamente perché vessato da una crisi di cui non si vede la fine e alla quale la politica, fino a oggi, non ha saputo dare risposta.

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