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Forma, struttura e tipologie di protesi d’anca

Creato il 09 aprile 2015 da Yellowflate @yellowflate

Forma, struttura e tipologie di protesi d’ancaL'impianto chirurgico di una protesi anca, è da considerarsi necessario in tutte quelle patologie che provocano a vari livelli la degenerazione dell'articolazione coxo-femorale e delle strutture anatomiche ad essa connesse (tendini, muscoli, tessuto osseo circostante), quali ad esempio osteoporosi, artrosi e traumi.
La protesi stessa è divisa in sezioni fabbricate in materiali talvolta differenti in relazione all'utilizzo ed alla tipologia di paziente. La testa della protesi che andrà ad articolarsi con la cavità dell'acetabolo posta nell'osso dell'anca, è composta di una testa femorale (detta anche testina) che ruota, insieme ad un cosiddetto inserto, all'interno di una coppa o cotile generalmente di materiale sintetico. All'interno dell'osso dell'anca verranno scavati dei punti di contatto detti press-fit, per permettere di fissare stabilmente il cotile che non viene altrimenti cementato. Inferiormente la protesi si compone invece di un'asta, generalmente metallica, che viene fissata all'osso femorale stesso. Questa sezione più voluminosa è chiamata stelo e può essere fissata alle strutture ossee sottostanti per mezzo di resine sintetiche acriliche speciali (protesi cementata), oppure inserita all'interno di un apposito alloggiamento scavato all'interno dell'osso femorale. Nel primo caso si tratta di una tecnica più duratura e stabile, ma che rende estremamente difficoltosa un'eventuale sostituzione della protesi stessa in caso di usura: è pertanto da preferirsi unicamente nei casi in cui l'osso sottostante sia eccessivamente danneggiato o troppo fragile (come nel caso di osteoporosi) per sopportare un'operazione di scavo. La fabbricazione di un alloggiamento infatti permette l'inserzione di una speciale struttura costituita di materiale biocompatibile dove il nuovo tessuto osseo provvederà a completare l'operazione di fissazione naturale, attraverso un fenomeno chiamato osteogenesi.
Fra i materiali utilizzati nella produzione di protesi figurano le leghe di metallo, la ceramica e i materiali plastici sintetici. La ceramica è un materiale costoso ma estremamente resistente all'usura, ed è generalmente privilegiato per le sostituzioni totali dell'articolazione a lungo termine. E' però molto fragile ed è quindi inadatto a sopportare grossi carichi (pazienti obesi o di statura massiccia), e agli sforzi (atleti, pazienti che conducono attività sportive o attività lavorative usuranti), ed è quindi sostituito in questi casi dal titanio o altre leghe biocompatibili. I materiali plastici invece offrono caratteristiche intermedie e una bassa allergenicità, particolarmente importante in taluni pazienti che rigettano le leghe metalliche.
Spesso le protesi vengono fabbricate con diversi materiali a seconda della sezione, ad esempio inserto in polietilene e testa in metallo, piuttosto che accoppiamenti ceramica-ceramica e metallo-metallo che permettono invece di utilizzare elementi più grandi in grado però di consentire maggiore mobilità articolare.
Articolo a cura del Dottor Claudio Butticè, PharmD.

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Forma, struttura e tipologie di protesi d’anca

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