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Formazione e sviluppo manageriale

Creato il 13 luglio 2011 da Pps @ppsposato
Curiosando nel blog della Bruno Editore sono capitato in un sito che aveva aperta una discussione sul temaCapi si nasce o si diventa. E' ovvio che avendo scritto l'e-book Capi non si nasce ho voluto capire quale fosse l'opinione dei partecipanti (ben 207 interventi ad ieri), ma mi é apparso subito chiaro che, fatti salvi alcuni commenti, vi era una certa confusione su chi sono i Capi chi sono i Leader e, sopratutto, é ancora molto radicata la convinzione che Capi si nasce.
Non voglio usare definizioni precostituite; ne propongo alcune puramente pragmatiche.
I Capi, in una struttura organizzaztiva, sono coloro che devono ottenere i risultati, stabiliti o concordati con l'azienda, attraverso il lavoro di gruppi più o meno numerosi di dipendenti. Il numero dei capi dipende dalla dimensioni dell'organizzazione, ma, di norma comprendono diversi individui. Possono essere responsabili di una singola unità, di reparti di funzioni e accorpare anche più funzioni. Tanto più ci si allontana dalla base dell'azienda, tanto più i Capi diminuiscono la gestione diretta dei dipendenti, per concentrarsi su problemi di carattere amministrativo e sulla gestione delle risorse.
Un primo fattore di errore consiste nel fatto che, per esercitare il mestiere di Capo, non é necessario, generalmente parlando, possedere un preciso titolo di studio; viene naturale pensare che, se il titolo di studio é ininfluente, saranno le caratteristiche personali e le capacità individuali a definire la rosa dei candidati, potenzialmente in grado di accedere a responsabilità crescenti. Il che é necessario ma non sufficiente.
Gestire dei dipendenti comporta una serie di attività, che richiedono conoscenze non certo possedute per atto divino; selezionare il personale per formare un team efficace, valutare il personale per costruire una reale clima meritocratico, condurre riunioni di gruppo, motivare il personale con un adeguato stile di leadership, premiare i contributori e licenziare i negligenti e disonesti; non ho mai conosciuto alcuno che fosse nato con tutte queste capacità. Possiamo allora affermare che il possedere alcune caratteristiche personali facilità una carriera gerarchica, ma che per diventare dei Capi efficaci bisognerà essere sottoposti a dei piani di formazione e sviluppo manageriale.
Avete mai sentito parlare del principio di Peter ? La conseguenza di questo principo é, a dir poco, terrificante; i posti apicali sono frequentemente occupati da incompetenti, per il semplice motivo che non si é fornito loro un adequato programma di formazione e sviluppo manageriale ad ogni salto di carriera; succede così che coloro che vengono portati a responsabilità crescenti senza programmi di sviluppo, rimangono con le loro competenze di base, sino al momento che queste non saranno più sufficienti a gestire le nuove responsabilità.
Vediamo adesso di chiarire se e quali differenze esistono tra Capi e Leader; un Capo addestrato usa uno o più stili di leadership per gestire i suoi dipendenti, ma questo non fa di lui necessariamente un Leader.
Leader è Capo che riesce, con il suo carisma, a trascinare i suoi dipendenti e, spesso, tutta l'organizzazione a cui appartiene, verso gli obiettivi che si é dato, senza usare l'imposizione; ha una grande capacità di persuasione, applica l'ascolto attivo e sa mettere in atto naturalmente dei comportamenti assertivi.
I veri Leader in un'organizzazione, sono pochi ed é meglio così; Leader si pò diventare, ma  molto spesso ci si nasce e questa é la significativa differenza con i Capi.

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