I giocatori e gli staff tecnici partecipanti alle finali della UEFA Youth League a Nyon, Svizzera, hanno preso parte a un seminario educativo a margine del torneo.
L'evento sottolinea il profondo impegno della UEFA nei confronti della UEFA Youth League e del futuro del torneo. Il responsabile arbitrale UEFA Pierluigi Collina ha illustrato le regole del gioco ai giovani calciatori protagonisti delle fasi finali della seconda edizione del torneo, soffermandosi sull'importanza dell'integrità, mentre successivamente sono state illustrate le regole andìtidoping essenziali.
La UEFA Youth League è un torneo in ascesa e attraverso l'utilizzo di una grafica raffigurante un termometro con al fondo questa competizione e in cima la UEFA Champions League la UEFA ha voluto mostrare la sua dedizione verso il calcio di base. Solo rafforzando le basi il mercurio può salire fino alla UEFA Champions League, l'obiettivo finale di ogni giocatore.
La formazione è uno dei pilastri della UEFA Youth League e l'esplicazione degli 11 valori chiave UEFA, con in testa "il calcio prima di tutto", testimonia la ferma volontà da parte della UEFA di promuoverlo ad ogni livello.
La presenza di Collina ha inoltre permesso alle stelle di domani di comprendere meglio le regole del gioco. "Talvolta una cattiva conoscenza del regolamento può portare alla sconfitta, mentre conoscerlo bene aiuta a vincere - ha spiegato l'ex arbitro -. Per imporsi serve il talento, ma anche la capacità di leggere l'operato dell'arbitro".
Per i calciatori è fondamentale anche conoscere a fondo le regole antidoping, come ha sottolineato il coordinatore antidoping e medico UEFA Richard Grisdale. Nel calcio non c'è spazio per il doping e solo attraverso l'educazione e l'informazione, a livello di base, ma non solo, è possibile fare in modo che il suo status di sport amato in tutto il mondo venga preservato.
Da: UEFA.org