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Formigoni assediato nel bunker: ritirate nella notte le deleghe agli assessori leghisti

Creato il 11 ottobre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Nessuno degli assessori regionali della Lega Nord sarebbe sopravvissuto alla tremenda vendetta del presidente Formigoni, cui il Carroccio ha chiesto di azzerare la denuncia o dimettersi. Nel pomeriggio anche l’Europarlamentare Matteo Salvini ha dichiarato che “le elezioni regionali presumibilmente si terranno ad aprile”. Quindi la Lega ha anche minacciato le dimissioni di tutti i propri consiglieri regionali per far decadere il consiglio regionale. Con questa mossa, Formigoni resterebbe in minoranza.

All’attacco leghista, dopo l’arresto per collusione con la ‘ndrangheta dell’assessore Domenico Zambetti (Pdl), Formigoni ha reagito con durezza, ritirando le deleghe a tutti gli assessori leghisti: Andrea Gibelli (Industria e vicegovernatore), Daniele Belotti (Territorio), Giulio De Capitani (Agricoltura) e Luciana Ruffinelli (Sport e giovani), Luciano Bresciani (Sanità). Il presidente della Regione, sempre più colpito dalle polemiche – tredici le inchieste sul consiglio regionale – ha anche dichiarato che “se cade la Lombardia, cadono anche il Veneto e il Piemonte”, ovvero le due Regioni a presidenza leghista (Cota e Zaia).

In una riunione di ieri sera, però, gli assessori e i consiglieri leghisti hanno consegnato le dimissioni al partito, che già oggi chiederà, come dichiarato ancora da Salvini, se fare un passo “indietro o a lato”. O elezioni o presidenza leghista.

 

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