Lorenzo Viani e Moses Levy, per direzioni contrapposte, hanno rappresentato con la loro arte la complessa realtà di una Viareggio sospesa fra passato, presente e futuro.
Così se Viani ha rivolto la sua attenzione, con rabbia e con commossa partecipazione, al dramma esistenziale del mondo delle darsene e dei cantieri navali viareggini, le cui peculiari connotazioni sociali e culturali, fortemente caratterizzanti un'epoca e un'epopea, erano destinate a scomparire, ed in parte erano già scomparse; Levy ha "documentato" la solarità delle spiagge di Viareggio, la policromia dei suoi ambienti, la sua frenesia e spensierata accelerazione al cambiamento.
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(Paolo Fornaciari, tratto dal mensile "Nuova Viareggio Ieri " - Anno 2 - N. 8 - Agosto 1993).
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