Forse ci siamo

Google propone un’idea che, se decolla, è geniale

di Marco Cagnotti

Chi mi legge da tempo sa come la penso: la carta è destinata a defungere e a essere sostituita dall’informazione digitale. Ne ho già discusso approfonditamente in un altro articolo (occhio perché è lungo!).

Il problema è come guadagnare con l’informazione digitale. Adesso va di moda il “modello app”: io, editore, creo un’app dedicata per i telefonini e i tablet e tu, lettore, usi quella per usufruire dei miei contenuti, pagandomi un abbonamento che ti dà diritto a leggere tutti i miei contenuti. “The Daily”, per intenderci. Sarò franco: mi sembra una boiata pazzesca.

Non so voi, ma io non sono disposto a pagare un’unica cifra, anche se di pochi euro, per accedere a contenuti di cui in gran parte non mi frega niente. Mentre invece potrei pagare, e volentieri, qualche centesimo, anzi perfino qualche decina di centesimi, per singoli articoli lunghi, ricchi, approfonditi e, soprattutto, coincidenti con i miei interessi.

Insomma, mi piacerebbe che esistesse una sorta di Google Reader con la possibilità di pagare e di far pagare gli articoli. Penso anzi che stia lì, in uno strumento del genere, il futuro della comunicazione. E penso pure che Rupert Murdoch si farà male (relativamente: per lui 30 milioni di dollari sono bruscolini).

Ebbene, scopro che ora qualcosa del genere sembra profilarsi all’orizzonte: Google One Pass. E’ una piattaforma molto promettente che, se decollasse, offrirebbe davvero la possibilità di creare imprese editoriali a costi irrisori, di farle rendere e di pagare la pagnotta ai giornalisti.