Fortuna, il mistero si infittisce: “Non è stato un incidente”

Si sono svolti i funerali di Fortuna Loffredo, la bambina di 6 anni morta dopo essere caduta dal balcone. La vicenda, però, è diventata un vero e proprio giallo: secondo gli avvocati, non si sarebbe trattato di un semplice incidente. 

Centinaia le persone che hanno affollato la chiesa di San Paolo di Caivano per le esequie. Il funerale è stato celebrato da don Maurizio Patriciello, noto ai più per essere il simbolo della battaglia sulla Terra dei Fuochi. Anche lui, durante l’omelia, ha espresso tutti i suoi dubbi per l’episodio: “Ci mettiamo nelle mani di Dio – ha detto il sacerdote  - ma si tratta di un caso molto strano, nel quale tante cose non tornano. Chi sa deve parlare, davanti a Dio ed agli uomini. La madre di questa bambina chiede giustizia e la giustizia deve dare risposte“. Anche la nonna è convinta che non sia stato un incidente: “Non è stato Dio a farla volare giù, ma la mano di qualche diavolo che l’ha trascinata giù” ha urlato, disperata, durante la celebrazione. 

Nelle ultime ore, la morte della piccola Fortuna è diventato un vero e proprio giallo. Le indagini proseguono per capire se si sia trattato di un incidente o se dietro ci sia l’opera di un killer: nello stesso isolato, (le palazzine IACP del Parco Verde di Caivano) lo scorso anno, precipitò dal balcone anche un altro bambino. Secondo gli avvocati, ci sarebbe addirittura un terzo caso, risalente a nove anni fa, sempre nello stesso stabile: “I davanzali dell’ edificio sono alti 1 metro e 50 - dice l’ avvocato Angelo Pisani – impossibile sporgersi e precipitare per una bimba di 6 anni. I pm stanno facendo un buon lavoro - aggiunge il legale – ma noi chiediamo che si utilizzino i più avanzati mezzi investigativi, dalla ricerca di impronte al Dna, come si è fatto nel caso di Yara Gambirasio”. Inoltre, l’autopsia, i cui risultati saranno però resi noti tra una ventina di giorni, avrebbe accertato l’assenza di lesioni di organi interni e di tracce ematiche: elementi che escluderebbero una caduta di venti metri.

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